Migranti: Moretti (Pd), Cpr Gradisca non funziona

Pubblicato il mercoledì 20 Set 2023

19.09.23 «Il Cpr di Gradisca che funziona, esiste solo nella mente di Fedriga. Parla di un centro che “funziona molto bene perché garantisce i rimpatri e soprattutto perché garantisce la sicurezza dei cittadini del luogo”, dimenticando l’assoluta farraginosità dei rimpatri, nonché i gravi episodi di ordine pubblico accaduti nei Cpr». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti commentando le dichiarazioni del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga riguardo all’emergenza migranti.

«Fedriga ha evidentemente una memoria selettiva: dimentica i seri casi di ordine pubblico (dai materassi bruciati ai casi di autolesionismo, alle persone scappate nei cortili e nelle vigne gradiscane, ai morti che vi sono stati) legati alla presenza del Cpr. Siamo molto lontani dal fatto che queste strutture funzionino bene. Sono molte le cose su cui bisognerebbe fare chiarezza: perché non si parla del fatto che questi sono carceri senza però le regole di una prigione? Perché non si danno i veri numeri dei costi di gestione di tali strutture? Perché si dimentica che è stato creato ad hoc il reato di detenzione amministrativa solo per giustificare l’internamento di persone che in molti casi avevano già scontato una pena?» si domanda Moretti ricordando inoltre «l’enorme impiego forze dell’ordine sottratte al territorio che il Cpr comporta, più volte denunciato dal sindacato di polizia Siulp. Discorsi analoghi per il Cara, di cui nessuno parla, ma che per Gradisca rappresenta un vulnus che va risolto. Se questi sono i sistemi virtuosi, credo che il presidente della Regione viva una realtà parallela che non è quella reale».

L’accoglienza diffusa, continua il capogruppo dem, «invece non è stata un fallimento perché è stata prima boicottata e poi smantellata nel momento in cui cominciava a essere (in parti significative del territorio) sistemica. L’accoglienza diffusa è talmente un fallimento da essere richiesta da autorevoli esponenti della Lega come Zaia e il sindaco di Treviso, non proprio un amministratore locale di sinistra. Rimaniamo convinti che grandi numeri di migranti non possono essere rinchiusi assieme e gestiti come continuano a fare il Governo Meloni e a volere la nostra Regione. Non solo non rispondono ai basilari diritti umani, ma diventano un serio problema di decoro per le amministrazioni coinvolte direttamente. E del fatto che ora sono realtà come Udine, Gorizia, Trieste e Gradisca a doversi far carico di queste situazioni di degrado, sembra interessare ben poco a Fedriga che ancora una volta una volta si nasconde dietro al populismo, invece di affrontare realmente i problemi».

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