Sanità: Moretti (Pd), nell’isontino servizi e reparti ospedalieri a rischio chiusura?

Pubblicato il mercoledì 29 Nov 2023

29.11.23 «Lo sciopero proclamato per il prossimo 5 dicembre da Uil-Fpl e Nursind nell’area isontina avviene in un momento di grande sofferenza per la sanità isontina e regionale, tra carenze di personale in diverse strutture e conseguenti rischi sulle erogazioni dei servizi. Quello che più preoccupa è che a fronte di questa situazione generale, è mancata finora la risposta della Regione». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti commentando la proclamazione dello sciopero del personale di area isontina di Asugi, da parte di Uil e Nursind per martedì 5 dicembre.

«Negli ultimi giorni – fa sapere Moretti – sono state diverse le segnalazioni di difficoltà per alcuni servizi territoriali. Il servizio patenti, che dipende dalla Medicina legale, rimarrà con una sola infermiera, rendendo la mole di lavoro per un unico operatore di fatto insostenibile, essendo impossibile da sostituire in caso di malattia o assenza per ferie. I cittadini come faranno? La patente, soprattutto per i soggetti più deboli, è elemento essenziale e indispensabile per spostarsi e lavorare soprattutto su un territorio che non ha servizi pubblici capillari e frequenti. Ma anche il Crua di San Polo rimarrà, dal primo dicembre con un solo operatore, insufficiente a coprire le attività richieste, tant’è che da gennaio ha già previsto il dimezzamento delle visite previste». Inoltre, continua Moretti, «il report Agenas ha certificato che il Friuli Venezia Giulia ha perso posizioni a livello nazionale per quanto riguarda gli interventi chirurgici con priorità A (quelli con trenta giorni dalla data di prenotazione), con un aumento delle liste di attesa per tutti gli interventi, salvo quelli relativi al melanoma e il tumore al polmone». E ancora, aggiunge, «il centro prelievi di Monfalcone (l’unico dell’area isontina) è a rischio chiusura per mancanza di personale, pur avendo registrato in questi anni ottime performance. Poi ci sono le cardiologie di Gorizia e Monfalcone che soffrono la mancanza di personale in maniera sempre più pressante».

Di fronte a questa situazione, sostiene il capogruppo dem, «non vi è stata alcuna risposta dall’assessorato in merito alla richiesta sindacale di superamento del divieto di assunzione per Asugi, che permetterebbe almeno di ricorrere a graduatorie già esistenti di infermieri, e quindi all’assunzione delle scoperture che nell’area isontina ammontano a più di centoventi tra medici, infermieri, operatori socio sanitari e amministrativi». Da mesi, conclude, «l’assessore ripete la necessità di pesanti interventi di riorganizzazione (quali, non sappiamo) del sistema sanitario regionale che, inevitabilmente, riguarderanno anche il nostro territorio. Nel frattempo, nulla si muove e nulla si sa, ma intanto quotidianamente assistiamo all’allungamento delle liste di attesa e all’annullamento di sedute operatorie. Su questo, i sindaci di Gorizia e Monfalcone, in questi anni tesi ad affermare che tutto va bene, non hanno niente da dire?».

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