Sanità: Conficoni (Pd), Polimeni sfiduciato da sindaci e operatori, intervenga Fedriga

Pubblicato il lunedì 10 Gen 2022

Interrogazione dem: «Sistema salute in crisi ma Riccardi non fa nulla, al presidente va bene così?»

TRIESTE 09.01.22 «Quello che si sta abbattendo da mesi sulla dirigenza dell’Asfo non è una semplice tempesta, ma un vero e proprio tsunami. Se medici, operatori e sindaci di ogni colore politico sono concordi sulla necessità di sostituire il direttore generale Polimeni, Riccardi dopo averlo scelto continua a difenderlo, rendendosi ancor più corresponsabile delle difficoltà in cui versa la sanità pubblica pordenonese. Sia allora il presidente Fedriga a chiarire da che parte sta: con il suo testardo assessore o con il Friuli Occidentale che chiede un cambio di passo e di guida dell’Azienda sanitaria?». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), componente della commissione Salute, che attraverso un’interrogazione porta in Consiglio regionale la questione della dirigenza dell’Azienda sanitaria Friuli Occidentale.

«Da tempo denunciamo le maggiori difficoltà della sanità pordenonese, sia nell’affrontare l’emergenza covid che nello svolgimento della normale attività, evidenziando la necessità di un avvicendamento alla guida dell’Asfo. L’istanza di cambiamento, così come le numerose sollecitazioni a superare la sperequazione nell’assegnazione delle risorse che penalizza il Friuli Occidentale, però, è rimasta sostanzialmente inascoltata. A dispetto dell’utile di 9 milioni di euro maturato dall’Asfo nel 2020, di cui il Direttore Generale, unico tra i suoi colleghi, non ha nemmeno chiesto il reinvestimento sul territorio, e all’attivo di 2 milioni di euro conseguito nei primi sei mesi del 2021 per attività extra covid, purtroppo, i cittadini continuino a subire disservizi e gli operatori ad essere stremati. La pesante accusa di avere preferito far di conto invece che investire nelle cure, lo sciopero indetto nel 2020 per le mancate assunzioni, le 1.500 firme raccolte tra i dipendenti per chiederne le dimissioni, le proteste dei sindaci per la chiusura di alcune sedi della Guardia Medica e quelle delle associazioni per gli sfratti, la polemica con ARCS sulla chiusura delle RSA e da ultimo la bocciatura dell’Atto aziendale da parte del Collegio di direzione, rappresentano un inequivocabile segnale di sfiducia verso il dottor Polimeni. La richiesta di sostituirlo è approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Maniago e mozioni di analogo tenore attendono di essere discusse in altre realtà. Finalmente, dopo essere rimasti colpevolmente in silenzio, ora non manca giorno in cui un amministratore locale di centrodestra prenda le distanze dal contestato Direttore Generale. Meglio tardi che mai! L’assessore Riccardi, però, dopo averlo nominato e assecondato, ancora lo sostiene per non ammettere i suoi errori e subire l’onta di una pesante sconfitta. Per questo, al presidente Fedriga abbiamo chiesto attraverso un’interrogazione, se condivida la posizione del suo vice o ritenga fondate le critiche piovute anche da esponenti del suo stesso schieramento politico verso il dottor Polimeni e intenda quindi sostituirlo».

Ne parlano

Nicola Conficoni

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