Sanità: Conficoni (Pd), Friuli Occidentale penalizzato, anche sindaci si facciano sentire

Pubblicato il mercoledì 02 Feb 2022

02.02.22 «Dopo l’ultimo riparto di fondi alle aziende sanitarie del Fvg che ancora una volta penalizza il Friuli Occidentale è importante che anche dai sindaci (che domani si riuniranno in assemblea per discutere l’atto aziendale dell’Asfo) arrivi un segnale alla Regione affinché si ponga fine al continuo svilimento del Friuli Occidentale». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), componente della terza commissione Salute.

«Nonostante le risorse complessivamente messe a disposizione delle tre aziende sanitarie territoriali aumentino di 22 milioni di euro (da 2,133 a 2,155 miliardi) rispetto allo scorso anno, quelle inizialmente assegnate all’Asfo diminuiscono di 1,6 milioni (da 499,3 a 497,7 milioni). Poiché, a differenza degli altri territori, nella Destra Tagliamento la popolazione è cresciuta (anche si di poco), analizzando il riparto pro capite il divario si allarga ulteriormente: Asfo, infatti, scende da 1.462 a 1.455 euro per cittadino, mentre Asufc aumenta da 1.547 a i 1.591 e Asugi da 1.575 a 1.585» afferma Conficoni.

«Con questi numeri difficilmente si potranno risollevare le sorti della sanità pordenonese, in difficoltà sia nella gestione dell’emergenza covid, con i cittadini costretti a pagarsi i tamponi, sia nello svolgimento della normale attività, con l’Rsa di Pordenone chiusa dallo scorso settembre, la guardia medica che funziona a singhiozzo e i tempi di attesa esorbitanti in particolare per visite ed esami che costringono molti utenti a recarsi fuori regione».

Secondo Conficoni, «l’atto aziendale approvato da Polimeni senza acquisire un parere formale dal collegio di direzione, invece, non solo non evidenzia con chiarezza quali misure si intendono mettere in campo per arrestare la fuga nel vicino Veneto ma depotenzia i distretti, che non avranno più titolarità diretta su alcune importanti funzioni, e fa dei passi indietro sul rafforzamento del dipartimento di salute mentale, chiamato ad affrontare il maggiore disagio psicologico che l’emergenza covid sta portando con sé». Infine, conclude Conficoni, «senza adeguate risorse, comunque, è difficile rafforzare la sanità territoriale e rilanciare l’ospedale di Pordenone in un rapporto virtuoso con il Cro di Aviano, il cui ruolo guida in ambito oncologico va valorizzato a livello regionale».

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Nicola Conficoni

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