TRIESTE 15.03.23 «Con la sua visita al Santa Maria degli Angeli a tre settimane dalle elezioni, Fedriga non pensi di cancellare i cinque anni di disastri sul sistema sanitario pordenonese, con la fuga di 800 dipendenti dall’Asfo, che la sua stessa giunta sta alimentando». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), componente della 3ª commissione Salute, commentando la visita del presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga all’ospedale di Pordenone Santa Maria degli Angeli.
«Il rendering reso pubblico dalla Giunta regionale in vista del voto conferma che il sito di via Montereale è idoneo a ospitare il nuovo ospedale. Ma senza una svolta nella gestione della sanità regionale il rischio è che le ulteriori strutture ipotizzate ma non finanziate restino delle scatole vuote» commenta Conficoni. «Punto sul vivo per avere visitato il policlinico privato San Giorgio e non l’ospedale Santa Maria degli Angeli, Fedriga è subito corso ai ripari e, durante un sopralluogo al cantiere avviato dal centrosinistra, ha illustrato come si intende riqualificare l’area ove sorgono i vecchi padiglioni. L’ipotesi progettuale va approfondita anche con il coinvolgimento dei portatori di interesse. Il fatto che ulteriori posti letto, parcheggi e verde possano trovare spazio al posto dei padiglioni A e B, tuttavia, evidenzia come l’intervento in essere possa essere proficuamente integrato con il quartiere in cui si inserisce, creando un nuovo parco, migliorando l’accessibilità e aumentando l’offerta di servizi».
Infine, conclude Conficoni, «resta una considerazione: questa iniziativa, ancora da finanziare, non cancella le scelte penalizzanti fatte in cinque anni dal centrodestra, dai tagli alla spesa, al commissariamento, passando per la disastrosa gestione dell’Asfo voluta dall’ex Dg Polimeni, voluto da Riccardi e Fedriga e difeso da tutto il centrodestra. In 5 anni avrebbero potuto tutelare meglio la sanità pubblica, raccontare ora che verrà fatto è una colossale presa in giro. Urge cambiare rotta rispetto alla strisciante privatizzazione in atto».
