Sanità: Conficoni (Pd), cdx invece di guardare indietro passi dalle parole ai fatti

Pubblicato il giovedì 02 Nov 2023

E 02.11.23 «È inaccettabile che dopo sei anni di governo Fedriga, nella maggioranza ci sia ancora chi chiama in causa quelli di prima sui problemi della sanità. La faccia tosta con cui l’ex consigliere regionale ed ex senatore Dal Mas scarica responsabilità della situazione attuale sul centrosinistra dimostra che, per quanto alcune questioni siano annose, un’intera legislatura del centrodestra è passata senza che nulla sia stato fatto per migliorare». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) replicando alla dichiarazioni dell’esponente di Forza Italia, Franco Dal Mas riguardo alle problematiche della perequazione delle paghe tra i medici di Udine e Trieste con quelli di Pordenone.

«A quanto pare, qualcuno dello stesso partito dell’assessore alla Salute Riccardi, condivide la nostra iniziativa per superare la disparità di trattamento sulle paghe dei medici. Poiché anche Dal Mas ritiene ci sia un problema, invece di guardare lo specchietto retrovisore, convinca la Giunta a perseguire una soluzione, cosa che finora non ha fatto. Da quando il centrodestra ha vinto le elezioni, anzi, la forbice nell’assegnazione delle risorse che storicamente penalizza il Friuli Occidentale, ridotta tra il 2013 e il 2018, si è nuovamente allargata. Seppure all’inizio del 2023 i fondi complessivamente messi a disposizione delle tre aziende sanitarie territoriali siano aumentati di 16 milioni di euro rispetto allo scorso anno (da 2,155 a 2,171 miliardi, contro i 2.133 del 2021), quelle attribuite all’Asfo sono diminuite di 628mila euro (da 497,6 a 497 milioni, contro i 499 del 2021). Oltre agli iniqui riparti, a Forza Italia, partito di Riccardi e Dal Mas, si possono attribuire altre azioni che hanno aggravato le difficoltà della sanità pordenonese: dal taglio lineare alla spesa per il personale, al commissariamento dell’Asfo, senza dimenticare la nomina a direttore generale di Polimeni, che ha affossato i servizi con l’Rsa nel capoluogo chiusa da oltre due anni. È ora che il centrodestra la smetta di guardare indietro per giustificare le mancanze attuali e inizi a prendersi le sue responsabilità».

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