Sanità: Celotti-Martines (Pd), mancanza medici appesantisce scenario

Pubblicato il venerdì 10 Nov 2023

10.11.23 «Da tempo chiediamo chiarezza su che futuro, Fedriga e Riccardi hanno in mente per la sanità pubblica regionale. Ma esclusi gli appelli a una collaborazione finora solo di facciata, stiamo ancora attendendo una presa di posizione che non sia lo svilimento del pubblico a vantaggio del sistema privato, aggravato da una carenza di medici, messi in fuga dal sistema regionale proprio a causa di questa gestione». Lo affermano i consiglieri regionali Manuela Celotti e Francesco Martines (Pd), insieme al segretario del Pd provinciale di Udine, Luca Braidotti.

«Se la carenza di medici ospedalieri e di base è una difficoltà che attanaglia l’intero Paese, non si può non tenere conto della fuga di professionisti dal Ssr: sono ben 1.530 le dimissioni volontarie dei dipendenti del servizio sanitario pubblico tra il 2020 e il 2022, indotte proprio da una politica che non li valorizza ma ne favorisce la fuga verso il privato. Se il sistema aveva delle criticità, anziché risolverle, sono state acuite» continuano gli esponenti dem ricordando le dichiarazioni dell’assessore Riccardi in occasione del convegno “Terapie avanzate e nuovi modelli di finanziamento”, che si è tenuto nei giorni scorsi a Trieste: «Quando parla di scelte impopolari e difficili che ci aspettano, cosa intende? Non si tratterà di ulteriori chiusure di presìdi territoriali o di servizi? E quali sono le cose non più coerenti con i modelli della nostra società?» si chiedono.

«Per cinque anni, dall’allora ruolo di consigliere di opposizione, Riccardi ha cercato di demolire, senza farsi alcuno scrupolo sui metodi, la riforma del centrosinistra. Quando poi è toccato a lui governare la sanità, in cinque anni di legislatura è stato in grado di fare un “riformetta” che dalle premesse sembrava dovesse stravolgere tutto e che infine si è limitata a modificare i confini delle aziende territoriali. Ha avuto la sua occasione e continua ad averla e oggi sembra che delle idee ci siano e dalle premesse non pare nulla di buono. Le sue dichiarazioni non lasciano molto spazio a dubbi sul fatto che stia preparando qualcosa che per ora non ritiene di condividere con il Consiglio regionale».

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