TRIESTE 23.11.23 «L’appalto di radiologia a Pordenone non è certo un vanto per l’Asfo ma certifica il fallimento di Fedriga e Riccardi che stanno alimentando la fuga di medici dal servizio sanitario regionale. Per arginare il fenomeno e scongiurare esternalizzazioni che impoveriscono ulteriormente la sanità pubblica, bisogna invertire la rotta e investire nelle risorse umane. Migliorare le condizioni di lavoro degli operatori è fondamentale per trattenere chi c’è e favorire nuove assunzioni». Lo afferma il Consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando le ultime novità riguardanti il bando per il servizio di radiologia a Pordenone.
«La crisi di radiologia a Pordenone non può essere imputata ai massimi sistemi ma è figlia di precise responsabilità politiche testimoniate dall’imbarazzato silenzio dell’assessore Riccardi sulla delicata vicenda. Fu proprio l’ex direttore generale Polimeni, voluto e difeso fino all’ultimo dalla Giunta, infatti, a nominare il nuovo primario, nonostante la dottoressa Bassini avesse ottenuto un maggiore punteggio al concorso. Da allora a oggi, purtroppo, la struttura ha perso validi professionisti che non hanno avuto alcuna difficoltà a ricollocarsi in altre realtà. Più in generale tra il 2018 e il 2022 dall’Asfo si sono dimessi ben 794 dipendenti (tra cui 192 medici) anche attratti dal privato finanziato dalla Regione. Se vogliamo rilanciare la sanità pubblica dobbiamo spezzare questo circuito vizioso. Durante la prossima legge di stabilità, dunque, presenteremo delle proposte volte ad arginare la fuga e favorire nuove assunzioni incentivando la fidelizzazione del personale».
