Regeni: Da Giau (Pd), con sospensione processo vince ostruzionismo, Paese reagisca

Pubblicato il sabato 16 Lug 2022

16.07.22 «Lo stop al processo a carico degli agenti egiziani accusati di aver sequestrato, torturato e ucciso Giulio Regeni nel 2016 rappresenta una ferita profonda per tutti coloro che in questi sei anni hanno chiesto verità e giustizia e che oggi sono stato di fatto negati. È uno scotto pesantissimo che paghiamo per essere in un Paese dove esistono leggi e diritti. Non è però accettabile l’impunità di chi ha commesso un crimine così disumano e non è possibile che il risultato finale sia la vittoria dell’ostruzionismo dell’Egitto. Il Paese deve reagire, compatto, e non accettare silenziosamente l’inaccettabile». Lo afferma la consigliera regionale Chiara Da Giau (Pd) commentando la decisione della Corte di Cassazione di confermare la sospensione del processo per l’omicidio del ricercatore italiano Giulio Regeni, decisa lo scorso ottobre dalla Corte d’assise di Roma.

«Più volte anche il Consiglio regionale ha sollecitato il Governo italiano perché non venga dimenticata la richiesta di verità e giustizia per Giulio Regeni di fronte alla pessima gestione di tutta la vicenda Regeni da parte degli inquirenti e dagli apparati statali governati da Al Sisi. Tutto il Paese, in ogni sua espressione, rimanga ora vicino alla famiglia Regeni e reagisca a questa inaccettabile conseguenza frutto della mancata collaborazione dell’Egitto».

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