Monfalcone: Moretti (Pd)-Bullian (Patto), audizione annullata, gestione inadeguata della commissione

Pubblicato il lunedì 13 Nov 2023

13.11.23 «È sconcertante la gestione dilettantistica, improvvisata e del tutto inadeguata dei lavori della II Commissione da parte del presidente Maurmair. Anziché piegarsi e assecondare l’arroganza della sindaca di Monfalcone, Cisint, dovrebbe difendere il ruolo e la funzione della commissione e del Consiglio». Commentano così i consiglieri regionali Diego Moretti (Pd) e Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) la decisione a maggioranza dell’ufficio di presidenza della 2ª commissione, guidata da Markus Maurmair, di annullare l’audizione già programmata da tempo per il prossimo mercoledì 15 novembre per discutere del “Piano Monfalcone” e per la quale la sindaca di Monfalcone, Anna Maria Cisint aveva già ieri anticipato in una dichiarazione alla stampa la sua indisponibilità a partecipare.

«L’insopportabile arroganza istituzionale e politica di Cisint – ribadiscono Moretti e Bullian – non conosce limiti. La sua presa di posizione non fa un torto a chi sta all’opposizione, ma a tutto il Consiglio regionale, lo stesso che in passato è stato assai generoso con la sua amministrazione. La maggioranza del Consiglio regionale e, conseguentemente i suoi organi, continua a essere succube e condizionata nel suo operare (e in qualche caso legiferare) da un capriccioso esponente politico-istituzionale della sua maggioranza, che peraltro poteva ricorrere alla delega di un proprio assessore. Il rinvio dell’audizione rappresenta un insulto anche agli altri soggetti istituzionali e privati coinvolti nell’audizione che si erano resi disponibili. Sarebbe stato corretto mantenere l’audizione prevista con i soggetti individuati e disponibili il 15 novembre e organizzarne una ulteriore con tutti quelli che non potevano partecipare in questa data, a partire dalla sindaca di Monfalcone. Invece, come primi firmatari della richiesta di convocazione, non possiamo che amaramente, rilevare e prendere atto del “rinvio a data da destinarsi”, esprimendo tutta l’indignazione per un comportamento inqualificabile che non ha precedenti nella storia del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia». Secondo i due consiglieri, «un confronto democratico e un approfondimento che comprendesse non solo il Consiglio ma anche diversi soggetti istituzionali ed economici, sui contenuti e le possibili ricadute di tipo socio-economico legate al “Piano Monfalcone” era necessario e auspicabile. Cisint, ancora una volta, ha preferito evitare il confronto, stavolta con la complicità gravissima e servile del presidente della commissione e della maggioranza di centrodestra, complici di uno svilimento del ruolo del Consiglio regionale. Abbiamo capito che a Cisint e Maurmair non interessa entrare nel merito di tematiche decisamente importanti per il territorio e per tutta la sua comunità, ma procedere solo con slogan di facciata. Lega, Forza Italia e Lista Fedriga non hanno nulla da dire?»

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