Migranti: Fasiolo (Pd), Cpr luogo di sofferenza che non funziona

Pubblicato il venerdì 06 Ott 2023

05.10.23 «La situazione del Cpr di Gradisca non è quella eccellente che Fedriga, da qualche tempo, va raccontando. È tutto il contrario: è un luogo di sofferenza, un contenitore di disperazione senza senso dove si tengono persone in situazioni disumane, farraginoso e spesso teatro di gravi episodi di ordine pubblico. Così è insensato mantenerlo aperto». Lo afferma la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd) a margine del sopralluogo dell’ufficio di presidenza della VI commissione al Centro per i rimpatri (Cpr) e al Centro di accoglienza per i richiedenti asilo (Cara) di Gradisca di Isonzo (Go).

«Oggi abbiamo potuto vedere senza filtri cosa accade e in che condizioni si trovano i migranti rinchiusi nel Cpr. Si tratta di persone partite per un percorso di speranza, poi andato male. Concepite come strutture in cui vengono portate per un tempo che dovrebbe essere contingentato, poi di fatto la permanenza si prolunga ben oltre quanto stabilito e questo proprio per l’assoluta farraginosità dei rimpatri. L’unica magra concessione, pare per il solo Cpr di Gradisca tra tutti i Cpr italiani, la concessione dell’uso del cellulare» afferma Fasiolo.

Rispetto al Cara, continua, «già quando lo visitai negli anni scorsi come senatrice mi colpì la densità di popolazione, un affollamento che oggi si è si spaventosamente acuito. Oltre 600 persone ospitate e ammassate in spazi angusti. Nel parco la situazione della tendopoli emergenziale è di fatto diventata strutturale è questo è inaccettabile e vergognoso. Il pannicello caldo è rappresentato dal corso di italiano e da qualche posto di lavoro per i più fortunati. Alla faccia di qualsiasi inclusione e integrazione territoriale».

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