GO!2025: Fasiolo (Pd), non è una panacea, serve rilancio per Gorizia

Pubblicato il mercoledì 11 Ott 2023

 

TRIESTE 11.10.23 «A sentire le dichiarazioni dell’assessore Zilli, GO2025! pare essere diventata un rimedio universale, ma così non è. A Gorizia e a tutto il suo territorio serve un rilancio che auspico passi per un tavolo che fissi azioni concrete su infrastrutture e semplificazione fiscale e definisca una strategia condivisa su Zes e Zls». Lo afferma la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd) commentando le dichiarazioni dell’assessore regionale Barbara Zilli, intervenuta ieri a Bruxelles al workshop “Una capitale europea della cultura transfrontaliera: nuove sfide per la politica di coesione” nell’ambito della Settimana europea delle città e delle regioni.

«Senza nulla togliere all’importanza di Go!25, che trova “senza se e senza ma” la soddisfazione di tutti per il prestigioso traguardo, credo fermamente che il rilancio del nostro territorio possa avvenire solo attraverso la realizzazione di infrastrutture e grazie a una semplificazione della normativa fiscale che sappia sgravare le imprese che vogliano investire a Gorizia e nel mandamento. Attrarre capitali a Gorizia è fondamentale per riempire quel vuoto lasciato dall’arretramento della presenza di enti e istituzioni dello Stato in città, che da sempre ha caratterizzato Gorizia come città a vocazione terziaria».

Per attrarre investitori, continua Fasiolo, «bisogna creare le condizioni ottimali, da un punto di vista normativo, ecco perché ho sostenuto e sostengo la necessità di una Zes (zona economica speciale) e di una Zls (zona logistica semplificata). Parallelamente, occorrono infrastrutture idonee a favorire la logistica, come la lunetta ferroviaria tra Italia e Slovenia, tristemente bloccata nei meandri burocratici dello Stato e un sistema retroportuale è più che mai indispensabile».

Quindi, conclude Fasiolo, «chiedo pertanto al presidente Fedriga di istituire un tavolo di lavoro per la definizione di azioni concrete da portare nelle dovute sedi per agevolare la realizzazione dei progetti già in stato avanzato ma caduti in qualche “buca” burocratica e per definire una strategia condivisa su Zes e Zls».

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