Enti locali: Iacop (Pd), nessuna libertà, ma esercizio di potere sulla pelle dei sindaci

Pubblicato il giovedì 04 Ago 2022

04.08.22 «Passati quattro anni ora è definitivamente chiaro l’obiettivo di Fedriga e di Roberti sugli Enti locali del Fvg : altro che libertà ai Comuni, siamo difronte alla centralizzazione e a uno spregiudicato esercizio del potere sulle pelle dei sindaci». Lo afferma il consigliere regionale Franco Iacop (Pd), componente della 5ª commissione Enti locali, a margine dell’incontro odierno con i sindaci del centrosinistra sui temi della concertazione e a margine della conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, il responsabile del tavolo regionale Enti locali del Pd, Francesco Martines, oltre a diversi primi cittadini.

«Dopo quattro anni comprendiamo fino in fondo il vero disegno della Giunta Fedriga nei confronti delle autonomie locali. Hanno criticato aspramente le Uti, hanno propagandato un principio di libertà per i Comuni e per i sindaci promettendo la loro piena autonomia. Hanno illuso sulla ricostruzione delle disciolte Province. Ma ora la realtà è difronte a tutti: l’obiettivo di Fedriga, dell’assessore Roberti e del centrodestra regionale è stato ed è esclusivamente quello di centralizzare nelle mani della Regione il controllo assoluto e comportamento servizievole di sindaci e Comuni del Fvg». Secondo Iacop, «al posto delle promesse Province ci troviamo enti regionali, al posto di modelli organizzativi associati e associativi delle autonomie locali con funzioni rafforzate registriamo un abbandono di ogni singola amministrazione comunale, senza sostegni per i grandi problemi che devono affrontare sul fronte del personale, dei segretari e nelle capacità di svolgere con i propri uffici le funzioni, anche complesse, a cui sono chiamati in questo complicato periodo» incalza Iacop.

«In questo desolante quadro, la promessa di maggiore libertà si è tradotta in una condizione di dipendenza assoluta: hanno applicato il modello dei sindaci con “il cappello in mano”, in fila difronte al potere politico esercitato dall’assessore Roberti, dalla Giunta e dal presidente Fedriga. L’autonomia, che dovrebbe essere un principio sacro del nostro statuto regionale, viene dunque abbandonata e tradita a favore di un neo centralismo regionale che riconosce addirittura meno funzioni e meno mezzi ai Comuni, rispetto a quelli dello Stato. Questo è quello che rimane dopo quattro anni di governo Fedriga-Roberti del nostro sistema delle autonomie».

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