TRIESTE 14.07.23 «Il raddoppio della bolletta energetica nelle strutture sanitarie deve portare a un piano straordinario per l’efficientamento energetico, in modo da destinare i “risparmi” nella riduzione delle liste d’attesa». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), commentando la risposta all’interrogazione attraverso la quale sollecitava alla Giunta regionale interventi strutturali per diminuire consumi e costi energetici delle Aziende sanitarie.
«Nonostante la situazione critica anche per le strutture sanitarie, fornendo una risposta eccessivamente dettagliata all’interrogazione, l’assessore Riccardi ha tentato di nascondere l’insufficiente sforzo compiuto dalla Regione per contenere le bollette. Ma a fare chiarezza ci ha pensato un rapporto di Agenas, secondo cui la spesa è salita del 79 per cento in tre anni, passando da 35,4 milioni del 2020 agli 80,3 milioni del 2022. In particolare i costi per il riscaldamento sono aumentati da 17,4 a 33,1 milioni di euro (+70%), quelli per l’elettricità da 14,8 a 38,9 milioni di euro (+94%) e quelli per altre utenze da 4,2 a 8,3 milioni di euro (+56%). La spesa pro capite, dunque, è cresciuta da 30,53 a 67,2 euro, con un aumento superiore alla media nazionale. Numeri importanti, che evidenziano la necessità di moltiplicare gli sforzi per diminuire i consumi anche perché gli impianti attivi per la produzione di energia solare sono davvero pochi». Inoltre, continua Conficoni, «gli interventi in itinere e quelli programmati dalla Giunta non sembrano inquadrati in un disegno organico volto a traguardare obiettivi significativi. Proprio per questo non è solo opportuno, ma anche doveroso elaborare un piano straordinario di investimenti che tenga conto delle peculiarità delle diverse aziende sanitarie. I risparmi generati potrebbero essere impiegati per contenere le liste di attesa che costringono molti cittadini a pagare il privato per velocizzare visite ed esami».
