Edilizia scolastica: Fasiolo (Pd), piano triennale carente su priorità

Pubblicato il giovedì 16 Nov 2023

 

«Prima di investimenti milionari come sul campus di Gorizia, servono opportuni studi»

TRIESTE 16.11.23 «Seppur contenente elementi positivi per la prima infanzia e condivisibile nei vari punti restanti, il programma della giunta sull’edilizia scolastica si muove su una logica superficiale e fuorviante, se si considerano le previsioni del dimensionamento scolastico e del pesante calo demografico». Lo afferma la consigliera regionale Laura Fasiolo (Pd) a margine della seduta della VI commissione riunita per esprimere il parere sulla delibera di Giunta relativa all’aggiornamento del programma triennale regionale dell’edilizia scolastica.

«Rispetto a quanto previsto nella delibera della giunta – sostiene Fasiolo – è corretto il rifinanziamento delle scuole, nei vari punti e specie nella fascia 0-6 anni, in particolare per le scuole dell’infanzia e per i nidi che vengono così valorizzati. Questo impegno, già del governo Draghi, è necessario proprio perché siamo molto indietro rispetto agli standard europei da raggiungere». Quello che secondo Fasiolo non va, invece, riguarda i nuovi investimenti: «Prima di procedere con macro progetti, è necessario rifinanziare con un maggiori stanziamenti i lavori già in corso e gli interventi urgenti e indifferibili e comunque quelli necessari a investire in sicurezza. E ciò tanto più in assenza di un quadro pubblico e dettagliato sulle tendenze della popolazione scolastica rispetto ai punti di erogazione del servizio. Serve quindi un’analisi e una proiezione dei dati per la riorganizzazione del servizio (prevista dall’obiettivo 7) prima di definire gli interventi da mettere in campo». Un esempio che si scontra con tale obiettivo continua Fasiolo «è la scelta di investire 16,5 più 10 milioni per il solo primo lotto sul costruendo campus di Gorizia: trasferire i licei Slataper e l’intero Itis Galilei nell’attuale ex ospedale civile di via Vittorio Veneto (per il cui abbattimento sono previsti 5 milioni), senza giustificare il senso di quei nuovi e “insensati” punti di erogazione del servizio, senza uno studio organico sui flussi scolastici e sul dimensionamento futuro, senza contemplare il drammatico inverno demografico, colloca il piano della giunta in una dimensione di superficie. Il testo che così recita: “si procederà pertanto a un’analisi della situazione complessiva degli edifici che contengono scuole sia pubbliche che private con un monitoraggio e una valutazione puntuale delle necessità. Nel caso specifico non monitora e non valuta, e men che meno in modo puntuale, ma agisce in modo non condiviso e illogico».

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