Ed. scolastica: Conficoni (Pd), sedi Fvg inadeguate, crisi energetica impone investimenti forti sulle rinnovabili

Pubblicato il mercoledì 26 Ott 2022

26.10.22 «Gli edifici scolastici della regione sono energivori e poco rispondenti a criteri di sostenibilità. Se a Trieste esistono forti impedimenti strutturali e architettonici anche legati alla vetustà delle sedi, nelle altre province la situazione è quantomeno desolante: a Gorizia solo 5 istituti su 19 sono dotati di impianti fotovoltaici, mentre tra Udine e Pordenone, su 85 edifici presenti meno di 10 sono dotati di pannelli solari. La responsabilità che dobbiamo avere verso l’ambiente e i cambiamenti climatici, aggravati da una crisi energetica senza precedenti, impongono un deciso cambio di passo e investimenti adeguati che ora mancano». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) a margine della risposta a un’interrogazione attraverso la quale chiedeva alla Giunta quale fosse lo stato della situazione energetica delle scuole superiori della regione.

«La pessima condizione attuale è sicuramente figlia anche di scelte passate quando le ex Province sottovalutarono l’opportunità di dotare le scuole di fonti di energia rinnovabili. Oggi però il rincaro delle forniture sta producendo conseguenze negative che pesano non solo sui conti di famiglie e imprese, ma ovviamente anche sui bilanci degli enti pubblici. Nei giorni scorsi i responsabili degli Edr avevano segnalato un esplosivo aumento delle bollette anche per gli istituti scolastici, coperto con 9 milioni di risorse aggiuntive. In queste ultime settimane, per limitare i costi, abbiamo sentito parlare di tutto: dalla settimana corta alla riduzione della temperatura passando per le riunioni online e la nomina di referenti sul contenimento degli sprechi. Accanto alle misure tampone, necessarie per un intervento nell’immediato, servono però azioni lungimiranti per incentivare e spingere su interventi strutturali che guardino al risparmio energetico e alle energie rinnovabili. Cosa che anche in questo assestamento di bilancio mancano, facendo perdere un’occasione importante per dare una necessaria svolta».

Ne parlano

Nicola Conficoni

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