Derivazioni idroelettriche: Gruppo Pd, con nostra risoluzione valorizzate le aree vaste montane

Pubblicato il lunedì 24 Gen 2022

24.01.22 «Grazie alla nostra risoluzione votata dalla commissione, abbiamo costretto l’assessore Scoccimarro a fare un passo indietro rispetto alla sua idea di divisione dei trasferimenti delle risorse derivanti dai canoni di concessione di grandi derivazioni d’acqua a uso idroelettrico. Condividiamo il principio della compensazione per i territori maggiormente colpiti dai danni delle grandi derivazioni ma sulla partita dei canoni, che vale ben 13 milioni, non dovrà valere la regola prevista per la partita dell’energia elettrica gratuita, bensì saranno invece considerate le comunità montane come soggetto di riferimento, titolari di azioni di area vasta a beneficio di un più vasto territorio montano, così come richiesto anche dai molti sindaci con cui abbiamo dialogato in queste settimane». Lo affermano i consiglieri regionali del Pd, Diego Moretti, Mariagrazia Santoro e Nicola Conficoni a margine della seduta in 4ª commissione sul tema del grande idroelettrico e del parere sulla delibera di Giunta regionale (1872/2021) per l’assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni e cessione di energia gratuita.

Nella risoluzione, illustrata in aula dal capogruppo Moretti, il gruppo Pd ha chiesto di «modificare, verso una diversa distribuzione territoriale, i criteri per i prossimi provvedimenti attuativi della LR 21/2020».

Inoltre la consigliera Santoro ha ricordato come «la legge è stata il frutto di un ampio dibattito dei gruppi consiliari. La destinazione di così importanti risorse annunciata da qualche esponente della Lega in Consiglio, non avverrà certo per merito suo, bensì per la condivisione che c’è stata sulla nostra proposta di risoluzione che garantisce per i prossimi regolamenti dei criteri di area vasta».

Il consigliere Conficoni ha sottolineato come, «dopo la cessione dell’energia gratuita, che abbiamo fortemente voluto rimanesse interamente a beneficio del territorio, per perseguire il rilancio e lo sviluppo sostenibile della montagna massimizzando i vantaggi derivanti dalla presenza delle grandi derivazioni, è necessario mettere a gara prima possibile le concessioni scadute e costituire la società energetica regionale».

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