Commercio: Conficoni (Pd), distretto Pn incagliato, dopo covid ed energia serve aiuto non indifferenza della politica

Pubblicato il sabato 24 Set 2022

24.09.22 «Dopo i disastrosi effetti della pandemia e ora quelli forse ancora più pesanti della crisi energetica, il comparto del commercio avrebbe bisogno di una politica attenta ai bisogni di chi si sta giocando tutto e non certo di indifferenza. Dopo aver lavorato a un progetto di lancio dei distretti del commercio, invece, gli imprenditori si trovano senza risposte. Fedriga e il suo assessore Bini, che avevano chiesto impegno alla categoria, chiariscano per quale motivo ora non si sa più nulla del destino dei distretti del commercio». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) che a seguito della denuncia di Alberto Marchiori, presidente di Sviluppo e territorio e già presidente di Confcommercio Pordenone, dello stallo dei distretti del commercio.

«La denuncia di Marchiori non può certo lasciare indifferenti. È davvero assurdo che in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo la Giunta Fedriga non dia concreta attuazione alla progettualità volta a rilanciare il settore, condivisa con le associazioni di categoria. Dare ossigeno al comparto in difficoltà è fondamentale non solo per tutelare gli imprenditori che danno l’anima nella loro attività ma anche per salvaguardare l’occupazione e la vivibilità delle nostre città» commenta Conficoni annunciando un’interrogazione alla Giunta regionale «per capire i motivi dello stallo dei distretti».

Tra gli investimenti proposti nel progetto pilota “The great distretto” presentato dai Comuni dell’area pordenonese, infatti, prosegue Conficoni, «oltre a eventi e manifestazioni ci sono anche elementi di arredo urbano e interventi per la mobilità sostenibile. Lo stallo nella partecipazione ai bandi europei, inoltre, non aiuta ad attrarre fondi e promuovere la rigenerazione urbana». Infine, conclude l’esponente dem, «sulla crisi energetica, Marchiori ha ragione nel ribadire che non va affrontata solo con provvedimenti tampone come gli indispensabili aiuti a pagare le bollette ma anche con interventi di carattere strutturale. Ben vengano, dunque, incentivi coerenti con l’obiettivo della transizione ecologica che promuovano la riduzione di consumi ed emissioni nei negozi, perché non stiamo affrontando solo una emergenza economica e sociale ma anche ambientale».

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Nicola Conficoni

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