Assestamento: Carli-Moretti (Pd), bilancio ricco ma senza coraggio difronte a emergenze

Pubblicato il venerdì 21 Lug 2023

21.07.23 «Ci troviamo difronte a un bilancio regionale sempre più ricco e purtroppo a bilanci familiari sempre più poveri. Le dimensioni dell’assestamento che supera il miliardo di euro impongono scelte forti per andare oltre gli interventi di grande richiamo mediatico e che rischiano di non risolvere le forti criticità di tutto il sistema». Lo affermano i consiglieri regionali del Partito democratico, Andrea Carli (relatore di minoranza dell’assestamento di bilancio) e il capogruppo Diego Moretti intervenuti oggi a Udine in una conferenza stampa durante la quale hanno illustrato le proposte del gruppo consiliare al ddl 6 “Assestamento di bilancio 2023” che andrà al voto dell’Aula la prossima settimana.

«La mole di denaro disponibile – prosegue Carli – impone delle riflessioni, proprio a partire dal sostegno alle famiglie: proponiamo l’azzeramento dell’addizionale Irpef a favore di soggetti con redditi fino a 15mila euro, la riduzione dello 0,53% per redditi fino a 28mila euro e la conferma dell’aliquota dell’1,23% ai soggetti con reddito superiore ai 28mila euro. È inoltre necessario aumentare le dotazioni al Fondo unico comunale per garantire maggiori dotazioni ai Comuni che sono i principali attori sul territorio per l’attuazione delle politiche sociali». Secondo i consiglieri del Pd, continua Carli, va affrontata con forza la questione della denatalità: «il rapporto Istat 2023 evidenzia il forte calo della popolazione nei prossimi decenni, con la conseguente perdita del pil fino all’1%: a fronte di tale prospettiva, e con la necessità da parte delle aziende di richiamare nuova forza lavoro, non possono essere mantenute misure che impediscono l’accesso alla prima casa per persone che non siano già residenti in regione da almeno 5 anni: è il momento di mettere da parte l’ideologia per essere concretamente attrattivi». E ancora, sottolinea l’esponente dem, «alle politiche per la famiglia servono soluzioni coraggiose per contrastare le “culle vuote”, con misure che prevedano nidi gratuiti e maggiore sostegno agli enti gestori dei nidi. Accanto a questo serve dare più forza alle nostre imprese, in difficoltà anche nella ricerca di manodopera: dobbiamo dunque essere attrattivi verso la forza lavoro che viene da fuori regione e questo non può che passare attraverso l’offerta di una casa a prezzi equi e alle necessarie politiche familiari».

E non ultima, conclude Carli, la sanità: «la situazione è decisamente peggiorata, ma le cifre stanziate sono percentualmente in calo. L’intervento è insufficiente e i dieci milioni stanziati da qui a fine anno per abbattere le liste d’attesa non possono bastare per affrontare l’emergenza, è necessario un piano straordinario di più ampio respiro e maggiori disponibilità finanziarie soprattutto per dare solidità a un sistema sanitario pubblico in fortissima difficoltà».

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