Assestamento bis: Moretti (Pd), dalla Giunta ci aspettiamo scelte e decisioni chiare

Pubblicato il sabato 14 Ott 2023

 

TRIESTE 13.10.23 «La Giunta e la maggioranza, anziché pensare a quello che dovrebbe fare l’opposizione, pensi a fare le scelte e a decidere, anche a costo dell’impopolarità. Lo faccia con chiarezza, evitando di replicare l’atteggiamento di incertezza e confusione su partite importanti come la sanità o le politiche industriali, che non fanno bene al territorio e alla comunità regionale. Come sempre, non ci sottrarremo al confronto ed entreremo nel merito di tali scelte». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, intervenuto nel dibattito in prima commissione integrata sull’assestamento autunnale.

«A differenza degli slogan urlati e delle magliette indossate nel 2018 dal Salvini di turno, che prometteva la riapertura dell’ospedale di Gemona (mai avvenuta), oppure di chi, a Gorizia, garantiva la riapertura (anche questa mai avvenuta) del punto nascita (che fu chiuso nel 2015 perché con 250 parti all’anno era ben al di sotto della soglia di sicurezza di 500) il nostro atteggiamento, anche con questa norma, continuerà a essere, dal ruolo di opposizione, di serietà e responsabilità verso imprese e cittadini del Fvg».

Tuttavia, continua Moretti, «restiamo in attesa di capire quello che la Giunta, al di là degli annunci, vorrà fare sulla sanità. Sulle politiche industriali non è che vada meglio: la Giunta ha detto di no (dopo essersi espressa per tre volte con atti ufficiali a favore) a un investimento sul territorio (quello di Metinvest in Aussa-Corno, zona industriale che vede già presenti 6 tra laminatoi e impianti siderurgici) da 2,2 miliardi di euro, +6% di pil regionale (e quindi maggiori entrate per la Regione) e più di un migliaio di occupati (molti i tecnici qualificati) tra diretti e indiretti. In commissione, a fronte delle nostre domande che chiedevano se la Giunta avesse approfondito con l’investitore la ricerca di un sito alternativo a quello di “punta sud”, dall’assessore Bini abbiamo ricevuto come risposta un’imbarazzante silenzio, che equivale a un “no”. A fronte della possibilità che l’investimento si sposti in Italia oppure all’estero, rinnoviamo alla Giunta l’invito a ricercare un sito alternativo in regione, perché non vorremmo ritrovarci, magari in mezzo a una crisi economica, tra qualche tempo a sentire le recriminazioni della Giunta Fedriga per l’occasione persa. Chi è al governo della Regione ha l’obbligo e la responsabilità delle scelte e a queste non può sfuggire».

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