UDINE, 4 gennaio 2015 – Il centrodestra quando aveva responsabilità e possibilità non è stato in grado di produrre riforme
UDINE. "Il centrodestra quando aveva responsabilità e possibilità non è stato in grado di produrre una riforma che sia una, le dichiarazioni di questi giorni ne confermano i motivi: è certo comodo non affrontare mai scelte difficili, nella convinzione, male primario della politica italiana, che far niente e quindi evitare ogni critica sia una scelta saggia". Commenta così, il capogruppo del Pd, Cristiano Shaurli, gli ennesimi attacchi da parte del centrodestra sulla riforma della sanità. "Apprezzo la coerenza di Urbani e Riccardi palesi nel far capire come siano, secondo me un po' troppo in anticipo, in campagna elettorale. Apprezzo meno – continua – come, fissandosi su terminologie, dimentichino comodamente la sfida vera della sanità regionale: bisogni di salute completamente cambiati in vent'anni, crecita esponenziale della richiesta di sanità territoriale a fronte di un sistema ancora completamente centrato sugli ospedali e l'acuzie". Sulla questione riguardante la denominazione delle strutture, chiarisce Shaurli, che "la sfida non sono i nomi, ma rilanciare le nostre strutture in base alle funzioni, a una popolazione sempre più anziana, a una richiesta di domiciliarità e servizi di prossimità a centri geriatrici e specialistici la cui proposta condivido. Potrei ricordare indirizzi della giunta Tondo analoghi, ma la sfida più importante è che le realtà citate ritrovino centralità e riconoscibilità per le risposte che saranno in grado di dare alle nuove domande di salute dei cittadini, che è l'unica e vera risposta che dobbiamo ai timori e manifestazioni di questi giorni". Infine, conclude Shaurli, "comprendo sia difficile da capire, ma in un momento in cui il regionalismo è molto debole, c'è per fortuna qualcuno in Fvg che si assume scelte e responsabilità che mancano da anni, anche affrontando legittimi dissensi".
