Stabilità: Pozzo (Pd), su ambiente ed emergenze urge cambio di rotta

Pubblicato il giovedì 14 Dic 2023

14.12.23 «Tra eventi legati ai cambiamenti climatici, una latitanza di base sulla tutela ambientale della laguna di Grado e Marano, gli annunci sulla gestione del rischio alluvioni e una serie di altre mancanze, è necessario che Scoccimarro cambi rotta su metodo e merito e riprenda in mano le redini dell’assessorato all’Ambiente dando le necessarie risposte per affrontare emergenze che non possono attendere». Lo afferma il consigliere regionale Massimiliano Pozzo (Pd) intervenendo nel dibattito sulla legge di Stabilità 2024.

«È davanti agli occhi di tutti quanto sia decisivo agire in modo urgente sulle questioni ambientali: basti vedere la violenza che hanno assunto eventi atmosferici che hanno causato gravi danni a moltissime comunità. Da qui nasce la nostra proposta di istituire un fondo da dieci milioni per sostenere i cittadini nella stipula di polizze assicurative contro i danni da eventi atmosferici. La Giunta ha deciso di bocciarlo perché ha proposto in fretta e furia un fondo improvvisato nonostante la nostra fosse una misura già pronta e non un mero accantonamento di risorse. Ciò nonostante prendiamo per buono che anche la maggioranza abbia ritenuto di dare un segnale su questo».

E ancora, continua Pozzo, «abbiamo proposto maggiori fondi per le manutenzioni dei fiumi e dei corsi d’acqua e più risorse per i danni del maltempo di luglio. Su questo ultimo aspetto l’auspicio è che la Regione dia un segnale nei confronti delle famiglie con una anticipazione di una parte dei ristori».

Inoltre, prosegue citando alcune questioni sul tavolo sulle quali ritiene l’operato dell’assessorato non all’altezza: «Sul tema dell’impatto dell’acciaieria sulla laguna è stato emblematico il silenzio dell’assessore. Sul piano di gestione del rischio alluvioni attendiamo ancora di conoscere le nuove opere dopo aver sentito annunci scomposti sui media. C’è pure la questione del laboratorio del lago di Cavazzo e dei progetti che toccano il lago, per i quali siamo ancora in attesa dell’ennesima audizione chiesta dall’opposizione per conoscere lo stato di fatto». E infine, «sui progetti di nuove discariche sul territorio così come sulle necessità di bonifica su diversi siti non si è sentito nulla».

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