Stabilità: Celotti (Pd), mancano risposte concrete sul futuro del Fvg

Pubblicato il martedì 12 Dic 2023

 

TRIESTE 12.12.23 «A fronte di una situazione di criticità generalizzata che sta colpendo anche il Fvg, ci saremmo aspettati che il bilancio più ricco della storia della Regione avrebbe dato risposte concrete su temi cruciali per il futuro della comunità regionale, come la denatalità, le situazioni di povertà, la salute e gli enti locali». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) intervenuta nel dibattito in Aula sulla legge di Stabilità 2024.

«Tra le pieghe del bilancio – denuncia Celotti – non si vedono le strategie per contrastare la denatalità e l’invecchiamento della popolazione. Quello sulla denatalità è uno dei primi problemi da affrontare, con politiche coraggiose e strutturali di supporto alla famiglia, che puntino nel contempo ad abbattere le differenze di genere, a sostenere il lavoro femminile, a dare risposte al tessuto economico, a riequilibrare le differenze sociali, e che riprendano ad attivare e garantire servizi, quanto più possibile universalistici e gratuiti, invece di erogare bonus e voucher, che funzionano elettoralmente, ma che alla fine non modificano i comportamenti delle famiglie». Tra le proposte del Pd, continua «c’è l’aumento dei posti negli asili nido e la graduale sostituzione delle misure di abbattimento delle rette con l’offerta di un servizio gratuito, al pari delle scuole dell’infanzia. E necessario inoltre agire per un riequilibrio sociale affrontando le situazioni di povertà. Le famiglie non sono tutte uguali e crediamo che sia necessario potenziare le misure come la dote famiglia o la dote scuola a favore dei nuclei con redditi bassi. Il Fvg dovrebbe usare la sua Specialità cercando di garantire dei Leps regionali a tutela delle famiglie più fragili, ad esempio esentando o riducendo il costo dei servizi scolastici».

E ancora, «non è più rinviabile un ragionamento serio e senza ideologia sui temi dell’immigrazione, rifinanziando le misure di integrazione e togliendo i limiti di residenza per l’accesso alle misure sociali, che sono antistorici e assurdi, in relazione alla situazione attuale».

Nel comparto socio sanitario, prosegue Celotti, «nella situazione di estrema difficoltà del sistema sanitario pubblico abbiamo concentrato la nostra attenzione anche sui consultori che vanno rilanciati sia per l’azione che possono svolgere nei confronti dei giovani, anche in termini educativi in relazione con le scuole, sia a sostegno delle donne, anche in termini di sostegno psicologico e di emersione dei casi violenza». Infine, sottolinea la consigliera dem, «resta senza risposte la grave situazione in cui versano i Comuni, a partire dalla carenza di personale a tal punto da non riuscire a spendere i trasferimenti regionali per le opere pubbliche, come evidenziato anche dalla Corte dei conti. Chiediamo da tempo un ragionamento sugli enti locali: le soluzioni non possono essere gli enti di area vasta che ha in mente questa Giunta, sono enti di area più circoscritta e si chiamano comunità, volontarie e non. Non è possibile continuare ad alzare le mani dicendo che “non si trova personale”, questo lo sappiamo, ma una Regione a Statuto speciale quale siamo non può prescindere dal cercare di trovare delle soluzione, partendo da un dato di realtà: serve un investimento su modelli organizzativi nuovi, e serve una nuova politica del personale, urgente, che valorizzi le competenze presenti nella pubblica amministrazione anche a vantaggio dei Comuni che ne sono carenti»

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