09.05.24 «La chiusura del punto nascita di Tolmezzo rappresenterebbe una vera sciagura per tutta la montagna, facendo mancare l’unico servizio esistente nell’area dell’Alto Friuli. Va mantenuta alta l’attenzione e da parte di chi governa la salute pubblica è necessario un chiarimento». Lo afferma il consigliere regionale Massimo Mentil (Pd) a margine dell’audizione che si è tenuta in 3ª commissione Salute e dove è emerso che tra i punti nascita in bilico ci sarebbe anche quello di Tolmezzo che, secondo i dati forniti, non rispetta la soglia richiesta di 500 parti l’anno.
«Il punto nascita di Tolmezzo non può essere sacrificato nell’ottica di una rivoluzione troppe volte annunciata e di cui finora non abbiamo notizie certe e ufficiali. Certo si comprende la necessità di garantire criteri di sicurezza adeguata e questo lo si potrebbe fare attraverso un turnover dei professionisti tra Tolmezzo e Udine» continua Mentil ricordando come «la preoccupazione è sentita sul territorio come dimostra anche la manifestazione sulla sanità pubblica organizzata sabato scorso a Tolmezzo. L’auspicio – conclude Mentil – è che chi governa la salute pubblica voglia fare i necessari ragionamenti e cerchi di fare lo sforzo necessario per non privare l’intera comunità montana di un riferimento di salute importante».