Regione-Udine: Celotti (Pd), legittimo rappresentare interessi città

Pubblicato il sabato 03 Ago 2024

Udine, 03.08.24 «L’aspetto positivo è che dopo un anno e tre mesi di attesa finalmente l’incontro tra Comune e Regione c’è stato. Con il sindaco De Toni che ha dimostrato, nonostante tutto, una grande disponibilità al dialogo. Ma se vanno riconosciuti i seppur tenui passi avanti, va riconosciuto anche che il presidente e la Giunta regionale non hanno certo trattato l’amministrazione cittadina con i guanti di velluto, permettendosi attacchi, e anche critiche pretestuose, e aspettandosi di contro un’incondizionata collaborazione». Lo afferma la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd), intervenendo nel dibattito relativo al mancato contributo su borgo stazione, a fronte di un assestamento del bilancio regionale di 1 miliardo e 400 milioni. Il gruppo regionale del Pd ha inoltre presentato una richiesta di accesso agli atti, di cui Celotti è prima firmataria, in relazione ai dati dei trasferimenti finanziari e dei contributi erogati, impegnati e programmati dalle direzioni regionali, enti strumentali e aziende sanitarie, dall’anno 2018 a oggi, ai Comuni di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia, sia per quanto riguarda la spesa corrente che la spesa per investimenti, «per fare chiarezza una volta per tutte sulle differenze di trattamento riservate alle quattro città».

Certo, continua Celotti, «rimane da chiedersi quante volte la Regione abbia sindacato in modo così esplicito le scelte strategiche degli altri Comuni, e se, in mancanza di una presa di posizione chiara dei consiglieri e delle consigliere di opposizione in Consiglio regionale e del vicesindaco Venanzi, questo incontro si sarebbe svolto con questa velocità, dopo mesi di attese».

Infine, conclude Celotti «la polemica sul campetto da basket è emblematica, perché se la Giunta regionale dovesse entrare nel merito delle future modalità di gestione di ogni nuovo impianto sportivo di città e Comuni, allora immagino che si dovrebbero bloccare tutti i bandi milionari che sono stati attivati per finanziare le iniziative comunali e delle società sportive. Oppure siamo di fronte a un trattamento speciale riservato solo a Udine. Il sindaco De Toni – conclude Celotti – ha giustamente aperto a una collaborazione, ma questo non significa che le forze politiche che lo sostengono non abbiano il diritto e il dovere di rafforzare la sua posizione difendendo gli interessi della città in tutti i livelli istituzionali. E su questo ci aspettiamo maggiore presenza e impegno anche da parte dei Consiglieri regionali di maggioranza eletti nel collegio udinese, perché di risultati finora se ne sono visti pochi».

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