60 anni Statuto: Pozzo (Pd) Specialità sia patrimonio di tutti

Pubblicato il martedì 19 Dic 2023

 

UDINE 18.12.23 «Ricordare quanto fatto nel percorso di Autonomia non deve essere un esercizio fine a se stesso, ma l’opportunità per capire a che punto siamo e che opportunità ci sono. Con la consapevolezza fondamentale che la specialità regionale non deve essere un argomento di nicchia, tecnico e quasi accademico, ma deve essere il più possibile patrimonio dei cittadini». Lo afferma il consigliere regionale Massimiliano Pozzo (Pd) a margine della presentazione della pubblicazione “60 anni di Statuto del Friuli Venezia Giulia”.

Secondo Pozzo, «serve dare linfa alla specialità, saperla inquadrare nel contesto nazionale e nel quadro costituzionale e saperla leggere con strumenti di lettura anche nuovi. Noi sicuramente faremo la nostra parte portando avanti anche argomenti su cui ci stiamo già impegnando. La specialità serve se la sappiamo utilizzare e questo significa sicuramente cercare spazi nuovi, ma anche saper bene utilizzare quelli che ci sono».

Tra le molte cose sul piatto, continua Pozzo «ricordo che la nostra Regione ha competenza sugli enti locali. Eppure analizzando le differenze tra normativa regionale e nazionale, ne troviamo pochissime. Significa che come legislatori regionali abbiamo fatto poco su questa materia. Dalla riforma poi cassata delle Uti alle Comunità, i nodi che riguardano la situazione estremamente difficile in cui versano i Comuni sono tutti lì. Ora la Giunta regionale parla di Province con quella che sembra essere una riproposizione del passato. Con una visione laica sul tema, serve confrontarci tra schieramenti e capire prima di tutto come dare sostegno vero ai Comuni. Non saranno le Province a risolverli e abbiamo già ora la possibilità e il dovere di intervenire rafforzando gli enti locali su cui continuiamo a versare montagne di risorse economiche, come con l’ultima concertazione, senza interrogarci seriamente sugli strumenti che hanno per gestirle».

Altra questione, continua Pozzo, «riguarda gli appalti pubblici. Già nel nostro programma è presente la proposta per una norma regionale che faccia leva sulla specialità regionale per una gestione più snella e vicina al sistema delle imprese regionali. Il Fvg avrebbe già potuto copiare esempi virtuosi come quello della Provincia di Bolzano in tema di lavori pubblici, dove grazie ai criteri di minore impatto ambientale si agevolano le imprese e i sistemi economici locali». Infine, conclude il consigliere del Pd, «crediamo che sia necessario che la classe dirigente di questa regione, in primis quella politica, alzi le proprie ambizioni, ossia alzi il livello del dibattito e del confronto, sapendo trovare la giusta e necessaria convergenza per gestire bene la specialità e renderla utile ai cittadini».

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