Pari opportunità: consigliere centrosinistra, irricevibili proposte cdx

Pubblicato il mercoledì 24 Apr 2024

24.04.24 «La distanza siderale che il centrodestra continua a dimostrare rispetto ai temi delle pari opportunità diventa sempre più evidente e preoccupante. Le proposte di emendamento presentate dai capigruppo di maggioranza, Calligaris, Di Bert, Giacomelli e Cabibbo (peraltro tutti uomini), per modificare in maniera sostanziale la legge regionale 23 del 1990, che istituisce e disciplina la Commissione regionale Pari Opportunità tra uomo e donna (Crpo), sono del tutto irricevibili». Lo affermano le consigliere regionali di centrosinistra Manuela Celotti e Laura Fasiolo (Pd), Serena Pellegrino (Avs), Giulia Massolino e Simona Liguori (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) e Rosaria Capozzi (M5s) a margine del dibattito sul ddl 18 “Omnibus”.

«Le proposte di emendamento sono irricevibili perché stravolgono il senso della norma e la composizione e il funzionamento della commissione, togliendo garanzie e rappresentanza proprio alle donne. Nella sostanza si propone di escludere la consigliera o il consigliere di parità, di escludere le consigliere regionali, che attualmente fanno parte di diritto della commissione, con diritto di voto consultivo, di ridurre il numero dei e delle componenti e di svincolare le nomine dalle indicazioni delle associazioni, dei movimenti e dalle organizzazioni che si occupano della partecipazione paritaria di donne e uomini alla vita economica e sociale del territorio regionale e si introducono alcune incompatibilità». Ma la proposta di modifica più grave, secondo le consigliere, «riguarda l’ipotesi di una Crpo che potrebbe avere una maggiore presenza maschile rispetto a quella femminile, tolta la garanzia di avere almeno il 70 per cento delle componenti donne. Un’assurdità se pensiamo alle finalità della commissione, che nasce proprio per garantire la parità fra uomini e donne, a partire dall’evidenza che il genere che va garantito e la cui partecipazione va promossa e sostenuta è quello delle donne». Per questo le consigliere regionali di opposizione hanno richiesto la convocazione urgente della commissione pari opportunità, per affrontare questa situazione gravissima, rispetto alla quale si è ancora in attesa di capire quale sia la posizione ufficiale dell’attuale presidente Dusolina Marcolin: se era a conoscenza delle proposte della maggioranza e non ha ritenuto di convocare una Commissione per informare le commissarie sarebbe un fatto gravissimo, ma, politicamente, lo è anche l’ipotesi che non ne fosse a conoscenza». Le consigliere e i consiglieri di opposizione hanno inoltre sottoscritto la richiesta di stralcio degli emendamenti, che verrebbero così rinviati alla competente commissione consiliare per una discussione e un parere.

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