Scuola-lavoro (Pcto): Da Giau (Pd), orientamento e formazione siano centrali, garantendo rigore su sicurezza

Pubblicato il giovedì 17 Mar 2022

«L’ascolto dei giovani in commissione è esercizio di democrazia, non si svilisca il loro contributo»

TRIESTE 16.03.22 «Le audizioni sono sempre utili, soprattutto quando si affronta un problema delicato, come in questo caso la sicurezza nei percorsi di apprendimento in contesti lavorativi o comunque altri differenti dall’aula scolastica come i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. È più che opportuno prestare attenzione a tutti i punti di vista senza pregiudizio. Aver ascoltato le considerazioni degli studenti è un esercizio di democrazia che non va svilito o tacciato di strumentalizzazione come ha fatto una parte del centrodestra, con il consigliere di Fdi, Basso. Da parte nostra ribadiamo l’importanza dei Pcto per accrescere competenze e abilità dei giovani e aiutarli nella scelta consapevole del proprio futuro. Siamo altrettanto convinti che qualsiasi esperienza all’interno di questi percorsi debba essere svolta in piena e rigorosa tutela di salute e sicurezza». Lo afferma la consigliera regionale Chiara Da Giau (Pd) a margine delle audizioni che si sono svolte oggi in VI commissione, in tema di sicurezza nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto).

Secondo Da Giau «i percorsi che mirano a mettere in contatto gli studenti con i diversi contesti lavorativi, aziendali, professionali o associativi, lontani dalla semplice idea di “insegnare un lavoro” sono invece strumento essenziale di orientamento e scoperta della propria vocazione in un mondo del lavoro costantemente mutevole e con percorsi di preparazione alle diverse professioni che non sono più lineari e precostituiti come in passato. Contribuiscono a dare quell’armamentario di informazioni, competenze e abilità che serve per discernere la propria strada e poi percorrerla per arrivare alla piena realizzazione di se stessi». Inoltre, aggiunge Da Giau, «Accogliamo alcune sollecitazioni venute dai rappresentanti degli studenti ma che nel tempo ci sono state trasferite anche da alcuni dirigenti scolastici. È opportuno che le realtà che ospitano gli studenti siano verificate dal punto di vista dei requisiti di sicurezza così come rigore deve essere messo nella formazione alla sicurezza sul lavoro, sia quella generale che viene fatta a scuola, sia quella specifica che è richiesta alle aziende ospitanti. Maggiore attenzione va poi posta alla formazione dei tutor aziendali e al loro coinvolgimento nella definizione del percorso e nella valutazione delle competenze».

Ne parlano

Chiara Da Giau

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