Sanità: Conficoni (Pd), vacillano promesse su Rsa Sacile, Asfo garantisca servizio prevedendo anche un piano B

Pubblicato il mercoledì 24 Nov 2021

24.11.21 «Se in un primo momento sembravano essere arrivate al dunque le azioni volte alla riapertura dell’Rsa di Sacile, a differenza di Pordenone ancora nel limbo, l’allarme lanciato oggi dai sindacati per il rinvio dei contratti di lavoro degli operatori desta preoccupazione. Stante la situazione di incertezza, è importante che l’Asfo chiarisca se il cronoprogramma annunciato all’inizio di novembre è confermato e quale piano B verrà eventualmente adottato nel caso in cui il consorzio Blu non dovesse prendere in mano la gestione della struttura». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), componente della commissione Salute, commentando la situazione della Rsa di Sacile.
«Solo alcune settimane fa, rispondendo in Aula a una nostra interrogazione sul tema, l’assessore alla Salute Riccardi aveva pronunciato parole rassicuranti sulla riattivazione dell’Rsa di Sacile a partire da metà novembre. Stando alle indiscrezioni, però, la struttura oggi è fruibile solo parzialmente e la piena operatività della stessa dal primo dicembre sembra a rischio. Di qui la necessità di un chiarimento sul mantenimento degli impegni presi e sulle contromisure che si intendono mettere in campo nel caso le cose si complichino, in modo da garantire la tempestiva ripresa di un importante servizio. Dopo le critiche mosse dal direttore di Arcs, Tonutti, al modo con cui Asfo ha gestito la vicenda, ulteriori ritardi non sarebbero certo edificanti».

Ne parlano

Nicola Conficoni

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