Salute: Opposizioni, 5 odg con proposte per migliorare sistema

Pubblicato il venerdì 15 Dic 2023

15.12.23 «Oggi sono stati depositati cinque ordini del giorno firmati da tutti i consiglieri regionali di opposizione che, assieme agli emendamenti alla Stabilità presentati dai singoli gruppi consiliari, rappresentano il frutto di un percorso di confronto e di condivisione sui temi della salute e della sanità pubblica che ha visto protagonisti i gruppi di minoranza e il Coordinamento Salute Fvg che, lo scorso 6 dicembre, ha consegnato al Consiglio regionale un documento di proposte per il sistema salute regionale». Lo fanno sapere in una nota i consiglieri regionali dei gruppi di opposizione a margine del dibattito sulla legge di Stabilità 2024. «Gli ordini del giorno condivisi (illustrati nel corso della discussione sulla manovra di bilancio, nel capitolo di competenza) – fanno sapere – formulano proposte concrete: aumentare la spesa dedicata alla prevenzione, oggi insufficiente rispetto agli standard italiani; garantire l’operatività e la qualità dei Centri di salute mentale; riconoscere la specificità delle patologie dementigene e dell’Alzheimer nella rete di offerta di servizi e delle prestazioni del Servizio sanitario regionale; introdurre modelli innovativi per l’assistenza distrettuale e per i servizi consultoriali, anche in nome dell’autonomia regionale; un impegno speciale per la pianificazione sociale con il rilancio dei Piani di zona». L’auspicio, continuano nella nota i consiglieri di opposizione, «è che le proposte presentate trovino ascolto e che le gravi e molteplici criticità che vive il sistema della salute regionale possano essere realmente e finalmente affrontate». I Gruppi di opposizione ribadiscono, inoltre, «la ferma convinzione che le risorse debbano essere destinate alla sanità pubblica, per la sua difesa e per il suo rilancio, e che la risoluzione dei problemi non possa che passare attraverso un confronto aperto e trasparente con chi opera nelle strutture socio-sanitarie del territorio e con un forte coinvolgimento della Commissione consiliare competente. A oltre 8 mesi dall’inizio della legislatura, si verifichi quanto prima il cambio di passo necessario rispetto alle scelte fatte negli ultimi anni per evitare che il servizio sanitario regionale imploda e il diritto alla salute delle cittadine e dei cittadini del Friuli Venezia Giulia rischi definitivamente di venire meno»

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