Salute: Moretti (Pd), a Go scelte incomprensibili nel silenzio del cdx

Pubblicato il venerdì 03 Gen 2025

 

«Da definire al più presto la futura guida della soc di chirurgia e chiarire e motivare le chiusure di cardiologia e della chirurgia bariatrica»

Gorizia 03.01.25 – «Le scelte della Giunta regionale su alcuni territori, in particolare quello isontino, sono incomprensibili e senza motivazione. Le chiusure della cardiologia e terapia intensiva cardiologica a Gorizia, così come quella (con voci sempre più insistenti) della chirurgia bariatrica non possono che preoccupare: peccato che dal sindaco Ziberna e dalla sua maggioranza arrivino solo imbarazzati e fragorosi silenzi». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale delle linee guida per la gestione del Servizio sanitario regionale per il 2025. Una delibera, sottolinea il capogruppo dem, approvata a maggioranza dal Consiglio delle autonomie locali (con l’astensione dei Comuni di Udine e San Canzian d’Isonzo), che prevede scelte specifiche per alcuni territori. «Senza entrare nel merito, per esempio, delle scelte sui punti nascita (per Latisana sarà chiesta la deroga, ma vorremmo sapere quante sono donne del Fvg che nel 2024 hanno partorito a Portogruaro), il territorio dovrebbe conoscere i motivi per cui entro il prossimo 30 aprile la cardiologia e la terapia intensiva cardiologica di Gorizia dovranno chiudere» afferma Moretti sottolineando che la Giunta regionale, a oggi, «non ha dato alcuna spiegazione. Questo, nonostante tale reparto ospedaliero ha visto recentemente importanti investimenti strutturali, così all’interno del San Giovanni di Dio c’è stato l’accentramento dell’elettrofisiologia e delle attività a esso collegate». A fronte di tutto ciò, sostiene l’esponente dem, «è incomprensibile il vergognoso silenzio del centrodestra goriziano: il sindaco Ziberna, la sua vice Gatta (al Cal ha fatto un’imbarazzante scena muta), e l’assessore Romano (segretaria provinciale di Forza Italia), pur essendo di solito molto loquaci, sono da settimane totalmente zitti. Una situazione molto grave che dovrebbe far riflettere, se confrontata alla chiusura, dieci anni fa, del punto nascita di Gorizia (mai più riaperto) che allora contava 200 parti all’anno (meno della metà della soglia nazionale): allora il centrodestra si scatenò e con esso comitati vari, oggi scomparsi. Ora viene da chiedersi, in cambio di cosa tutto questo silenzio?».

Lo stesso preoccupante silenzio, prosegue Moretti, pervade «un’altra scelta che si ipotizza per l’ospedale goriziano, ossia la possibile chiusura dell’attività di chirurgia bariatrica, una di quelle specialità che sono cresciute e diventate nel tempo attrattive da fuori regione, un’eccellenza della sanità regionale. Anche qui, dalla Giunta comunale, silenzio tombale».

Infine, conclude, «la questione della scelta del primario della struttura complessa di chirurgia per i due ospedali isontini, sulla quale auspico venga al più presto indetto il concorso per la definizione del nuovo dirigente ospedaliero».

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