TRIESTE 30.04.24 «La legge omnibus votata dal Consiglio regionale esce stravolta rispetto al testo su cui hanno lavorato le commissioni. I molti emendamenti presentati in Aula dalla Giunta e dalla maggioranza hanno prodotto l’effetto opposto a quello che tale norma si era prefissata: non semplifica, ma appesantisce introducendo una serie di interventi mirati sui quali la maggioranza ha insistito testardamente». Lo afferma il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Diego Moretti, relatore di minoranza del ddl 18, “Disposizioni multisettoriali e di semplificazione”.
«Pur essendoci alcune norme di effettiva semplificazione, a fare da padrone a questo ddl sono stati interventi impropri come quello sul fotovoltaico (velleitario), la riviviscenza della norma sul gelato artigianale (cassata dall’Unione europea perché non rispetta le norme sulla libera circolazione delle merci), i 2,5 milioni (che non basteranno) stanziati sull’aeroporto di Gorizia Duca d’Aosta per trasformarlo in un luogo per grandi eventi, con un intervento che snatura la mission dell’aeroporto e arriva a soli 8 mesi dall’avvio di Go!2025. Non abbiamo condiviso la norma su Fvg Plus, che rischia di creare una seconda Mediocredito, quando basterebbe continuare con l’attuale convenzione con Icrrea, il no strumentale e incomprensibile al sostegno alla commemorazione dell’80° anniversario della Repubblica libera della Carnia e dell’Alto Friuli. Infine, solo la nostra mobilitazione ha fatto sì che venissero stralciate le norme che stravolgono il ruolo della Commissione pari opportunità, per finire con il no ideologico alla modifica delle norme sull’accesso alla case Ater, bocciate in più occasioni dai tribunali del Fvg e dalla stessa Corte costituzionale. A ciò, si è sommata la chiusura pressoché totale su gran parte delle proposte del nostro gruppo, sanità compresa, confermando il solito atteggiamento ideologico del centrodestra, fermo alla contrapposizione politica pregiudiziale».
