Stabilità Fvg: Cosolini (Pd), manca visione su cambiamenti strutturali

Pubblicato il mercoledì 15 Dic 2021

«Giunta debole su ambiente, rigenerazione urbana, sanità e ruolo internazionale del Fvg»

TRIESTE 15.12.21 «L’abbondanza di denaro di questa Stabilità non è certo una colpa e non c’è nulla di male nell’applicare criteri di buon senso nel soddisfare un gran numero di esigenze e bisogni. Ma quello che non va è la mancanza di capacità di sfruttare un momento straordinario come questo in cui abbiamo bisogno di porre in atto cambiamenti profondi e strutturali su temi chiave come ambiente, rigenerazione urbana, sanità e sul ruolo internazionale del Fvg. Su questi temi abbiamo proposto interventi forti che auspichiamo il centrodestra sia in grado di cogliere». Lo afferma il consigliere regionale Roberto Cosolini, relatore di minoranza del ddl 150 “Legge di Stabilità 2022”.
«Mentre scontiamo le conseguenze di un dato pesante sull’inquinamento dell’aria, la Giunta risponde con azioni di assoluta ordinarietà nei capitoli che stanziano i finanziamenti per l’ambiente. L’allarme che da tempo abbiamo lanciato ha fatto sì che il centrodestra si sia mosso all’ultimo minuto con legge green, perdendo tempo utile». Inoltre, continua Cosolini, «la nostra regione registra una delle peggiore situazioni sul fronte del consumo di suolo. Con le somme che mette a disposizione questa manovra potremmo rispondere con un forte intervento di rigenerazione urbana che proponiamo attraverso un pacchetto di emendamenti. Questo potrebbe trasformarsi in una grande operazione che diventi il motore vero del Fvg, intervenendo sulle molte aree inutilizzate e abbandonate come ex caserme, aree industrializzate in disuso e contenitori vuoti».
Inoltre, secondo Cosolini «abbiamo un problema sul fronte della sanità: il Fvg è stata una delle regione colpite in maniera più forte durante la seconda ondata covid e ora, con la quarta ondata, ci ritroviamo ad affrontare situazioni critiche, con il peggior dato sulle vaccinazioni registrato lo scorso otto dicembre. Non va tutto bene, nonostante l’abnegazione con la quale stanno lavorando tutti gli operatori sanitari che ringraziamo». Infine, conclude, «non si parla affatto di scelte per dare un ruolo forte e centrale al Fvg sul piano internazionale. Non ci sono azioni che diano slancio alla vocazione di dimensione europea del territorio e non di una regione relegata agli estremi confini del nord est del Paese».

Ne parlano

Roberto Cosolini

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