INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Oggetto: Professioni infermieristiche: quali prospettive in Friuli Venezia Giulia alla luce degli attuali bisogni di salute e del nuovo assetto organizzativo delle cure?
Il sottoscritto Consigliere regionale,
PREMESSO che:
• la professione infermieristica rappresenta circa il 40% del personale del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ed è strategica per garantire qualità, continuità ed efficacia delle cure.
• Il settore infermieristico in Italia presenta alcune criticità strutturali, tra cui:
– una dotazione strutturale insufficiente rispetto alla media europea;
– condizioni lavorative complesse, con stipendi inferiori alla media OCSE e limitate opportunità di carriera;
– scarso riconoscimento professionale nei processi decisionali e organizzativi delle aziende sanitarie;
– ostacoli alla crescita accademica e scientifica, con pochi infermieri in posizioni universitarie.
• Le riforme introdotte con il DM 77/2022 e il PNRR delineano un potenziamento del ruolo infermieristico, in particolare attraverso la figura dell’infermiere di famiglia e comunità, per rispondere ai bisogni di salute legati a invecchiamento, cronicità e non autosufficienza.
• Tuttavia, la disomogeneità tra Regioni nell’attuazione del nuovo modello e l’assenza di una chiara valorizzazione del ruolo infermieristico minano l’efficacia del cambiamento.
CONSIDERATO inoltre che:
• secondo i dati sinteticamente riportati nella tabella qui sotto ricavati dal Rapporto FNOPI – Scuola Superiore Sant’Anna, il Friuli Venezia Giulia si distingue come una delle Regioni italiane più virtuose, con valori superiori alla media nazionale per dotazione infermieristica e rapporto infermieri/medici, ma permangono margini di miglioramento, in particolare:
sul piano dell’assenteismo;
sul piano retributivo, distante dagli standard internazionali.
RILEVATO altresì che:
• in Italia mancano oltre 65.000 infermieri, a causa di un insieme di fattori che rendono la professione poco attrattiva: turni pesanti, retribuzioni basse, limitato riconoscimento, e frequenti episodi di aggressione.
• Secondo un articolo pubblicato sul Sole 24 Ore in data 13 maggio 2025, il Governo ha annunciato un pacchetto di misure volte a valorizzare la professione infermieristica, articolato su tre direttrici:
a. Nuove lauree specialistiche, tra cui infermieristica pediatrica, territoriale e dell’emergenza, con attivazione prevista dal prossimo anno accademico;
b. Ampliamento delle competenze professionali, inclusa la possibilità di prescrizione di dispositivi sanitari da parte degli infermieri, attraverso una legge delega attesa per giugno 2025;
c. Sviluppo della sanità territoriale, con l’obiettivo di assumere un numero significativo di infermieri di comunità, in funzione delle Case di Comunità previste dal PNRR e già pianificate in Friuli Venezia Giulia.
• Il successo di tali misure dipenderà dalla tempestiva attuazione, dal coordinamento con le Regioni e dalla reale attrattività delle nuove opportunità professionali.
• Il Friuli Venezia Giulia, in virtù della propria autonomia statutaria e della gestione diretta del SSR con risorse proprie, potrebbe anticipare l’attuazione di tali misure, anche mediante politiche regionali mirate al miglioramento delle condizioni economiche e professionali del personale infermieristico.
Tutto ciò premesso,
INTERROGA la Giunta Regionale per sapere:
1. Se intenda attivarsi, anche in via anticipata rispetto ai tempi previsti a livello nazionale, per introdurre sul territorio regionale:
a. le nuove lauree magistrali specialistiche in ambito infermieristico;
b. l’estensione delle competenze professionali infermieristiche, in linea con quanto previsto nel disegno di legge delega di prossima adozione;
c. una pianificazione strutturata e accelerata per l’assunzione e la stabilizzazione degli infermieri di famiglia e comunità, in coerenza con lo standard 1/3000 abitanti previsto dal DM 77/2022.
2. Se e quali provvedimenti intenda adottare per migliorare le prospettive retributive della professione infermieristica in Friuli Venezia Giulia, anche attraverso l’introduzione di benefit aggiuntivi (fringe benefits), riconoscendo:
a. la strategicità della professione per la sanità regionale;
b. la necessità di aumentare l’attrattività della carriera infermieristica per i giovani,
c. il differenziale retributivo ancora esistente rispetto agli standard OCSE.
Roberto Cosolini
Presentata alla Presidenza il giorno 21.05.2025
2629.1 - COS IRO Professioni infermieristiche