Assestamento bis: Cosolini (Pd), manovra ordinaria che non entusiasma

Pubblicato il venerdì 22 Ott 2021

21.10.21 «Questa ennesima tappa di numerose misure di assestamento rappresenta un provvedimento che non ci entusiasma e sul quale, seppur sono state date risorse al sistema, la giunta ha usato criteri di assoluta ordinarietà». Lo ha affermato il consigliere regionale Roberto Cosolini (Pd) relatore di minoranza dell’assestamento bis (ddl 147) annunciando il voto di astensione del gruppo del Pd.

«In un quadro generale di interventi dettati dalla contingenza degli eventi e del particolare momento storico, rileviamo la mancanza di capacità di impiegare le risorse dove è più utile e necessario, evidenziata dall’impiego di ben 54 milioni di avanzo libero, finora parcheggiati in attesa di decidere cosa fare. All’interno di questo contesto, si aggiunge la piacevole novità del conguaglio positivo sulle compartecipazioni pari a oltre 30 milioni. Una cifra identica a quella impiegata nella sanità per rimpinguare due dei capitoli più importanti che finanziano il sistema socio-sanitario regionale e coprire dunque parte del buco di 64 milioni sul quale, già in terza commissione abbiamo chiesto approfondimenti che ancora attendiamo». Inoltre, continua Cosolini, «restano interrogativi sul perché l’assemblea legislativa debba affermare, al posto della Giunta, l’inesigibilità del credito di 33milioni riguardante la tormentata vicenda del percorso di liquidazione del Consorzio Ziac dell’Aussa Corno».

E ancora, un giudizio negativo del gruppo Pd, è stato espresso riguardo all’introduzione del commissario per i dragaggi «regolarmente svolti dal 2013 al 2018, poi il nulla con un rimpallo di responsabilità tra assessorati. Infine, sempre in ambito ambientale, prendiamo atto che a fronte del forte stimolo del Pd sulla partita dei parchi fotovoltaici, la giunta con colpevole ritardo e dopo un dannoso rinvio della nostra proposta di legge, interviene parzialmente recependo una parte delle nostre proposte, tralasciandone altre che avrebbero permesso un intervento innovativo in termini di aumento delle fonti di energia rinnovabili e di abbattimento di consumo di suolo».

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Roberto Cosolini

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