16.02.22 «La questione ambientale è troppo seria per ridurla a gesti di propaganda, gli unici ai quali l’assessore Scoccimarro pare dia attenzione. Anziché regalare borracce con il tappo in plastica, dovrebbe gestire con molta più attenzione l’Arpa (l’agenzia deputata alla difesa dell’ambiente), sul cui ex direttore ci sono troppe questioni ancora da chiarire». Lo afferma il consigliere regionale Roberto Cosolini (Pd) che insieme al capogruppo Pd, Diego Moretti e al consigliere Franco Iacop ha presentato alla Giunta regionale un’interrogazione per fare chiarezza sull’incarico dell’ex direttore dell’Arpa Fvg, Stellio Vatta. L’interrogazione, la seconda presentata dal Pd, segue la richiesta di accesso agli atti e l’esposto inviato nei mesi scorsi alla Procura regionale della Corte dei Conti del Fvg per chiedere di verificare la sussistenza di un danno erariale in capo al direttore dell’Agenzia regionale di protezione dell’ambiente (Arpa) Fvg e all’assessore per la difesa dell’Ambiente, Fabio Scoccimarro per l’omessa attività di vigilanza e verifica di legittimità da parte di strutture e organi sottoposte al suo controllo.
«Nel 2018, a pochi mesi dal suo insediamento, l’assessore Scoccimarro diede il benservito all’allora direttore dell’Arpa, che entro breve fu scelto da Zaia per guidare l’Arpa del Veneto. Chi prese il suo posto in Fvg, Vatta, andò poi in pensione lo scorso giugno 2021, ma è proprio sulla quiescenza che nascono dei problemi ancora non chiariti. Infatti fino al mese di settembre risulta che l’ex direttore Vatta abbia continuato a percepire il compenso che, per legge, non gli spettava. Nonostante le ripetute richieste la vicenda non è stata tutt’ora chiarita. Per l’ennesima volta chiediamo che venga definitivamente fatta chiarezza e vorremmo che oltre a ribadire gli eclatanti annunci di iniziative ormai mitiche come quella della “Carta di Trieste”, l’ assessore si premurasse innanzitutto di far funzionare al meglio gli strumenti attuativi di cui la Regione dispone in campo ambientale».
