Turismo: Conficoni (Pd), studio geologico su vecchia strada Valcellina non sia alibi per rinviare apertura

Pubblicato il martedì 01 Feb 2022

01.02.22 «La totale riapertura della vecchia strada della Valcellina rappresenta un obiettivo fondamentale per ridare completa fruibilità e rilanciare ulteriormente il turismo lento e sostenibile all’interno del Parco delle Dolomiti friulane. Questo è dimostrato anche dal recente finanziamento di 25mila euro concesso dalla Regione Fvg per lo studio geologico che però non deve e non può diventare un alibi per prendere ancora altro tempo su un intervento molto atteso». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) commentando il finanziamento di 25mila euro concesso dalla Regione Fvg al Parco delle Dolomiti friulane per studiare dal punto di vista geologico la possibilità di riaprire la vecchia strada della Valcellina.

«La Vecchia strada della Valcellina è uno degli àmbiti più suggestivi del nostro territorio regionale, in parte compresa nel sito Unesco delle Dolomiti Friulane e proprio per questo sosteniamo da tempo la necessità di rendere interamente fruibile il percorso ciclopedonale, ora accessibile solo tra Ponte Antoi e la località Molassa. Un ringraziamento va al presidente del Parco naturale delle Dolomiti, Fernando Carrara per aver riconosciuto l’attenzione riservata». Ora, ribadisce Conficoni, «dobbiamo tutti assicurarci che l’iniziativa assunta a un anno dal termine della Legislatura, non sia un modo per prendere tempo ma aiuti concretamente a cogliere la straordinaria opportunità di rivalutare come merita un sito indubbiamente suggestivo, aumentando l’attrattività turistica del territorio e valorizzando la riattivazione della ferrovia pedemontana». I fondi del Pnnr, conclude «sono una straordinaria occasione di sviluppo sostenibile per la Valcellina e non riuscire a intercettarli per l’inerzia degli ultimi anni sarebbe un vero peccato».

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Nicola Conficoni

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