Trieste, 29.04.25 – «La svolta promessa dalla destra sulla sicurezza resta ferma alla propaganda. Quattro anni dopo la sua approvazione, infatti, la tanto sbandierata legge 5 del 2021 risulta ancora inattuata in uno dei punti che la Giunta Fedriga considerava più qualificanti, ossia la possibilità di stipulare i patti locali per la sicurezza urbana integrata». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) replicando alla risposta che l’assessore regionale Pierpaolo Roberti ha dato all’interrogazione presentata lo scorso anno per porre la questione della sicurezza urbana e dei relativi patti «ancora non sottoscritti».
«Le cronache degli ultimi mesi – prosegue il consigliere dem – attestano come su un tema tanto sentito quanto delicato la maggioranza non abbia mantenuto le aspettative e sia necessario investire sulla prevenzione agendo su un doppio binario: controllo del territorio e mediazione sociale. Non a caso i sindacati di categoria hanno chiesto di rafforzare gli organici della Polizia di Stato, i cui agenti in servizio a Pordenone sono calati del 15% rispetto al 2020. Parallelamente si tratta anche di rafforzare gli educatori di strada e potenziare l’illuminazione pubblica, senza dimenticare la rigenerazione urbana. I patti locali per la sicurezza possono aiutare a fare dei passi avanti in questa direzione. A maggior ragione, che il propedeutico accordo con lo Stato non sia ancora stato siglato, è uno smacco clamoroso per chi ha fatto tanti proclami».
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