Sanità: Conficoni (Pd), non tagliare medicina dello sport a Sacile

Pubblicato il lunedì 04 Mar 2024

 

 

TRIESTE 04.03.24 «Dopo avere disertato il convegno di Anci e Credima presidiato dai contestatori, l’assessore Riccardi chiarisca il futuro di medicina dello sport a Sacile. La paventata chiusura dell’apprezzato servizio sarebbe un ulteriore passo indietro della sanità in riva al Livenza, trascurata dalla Giunta Fedriga». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), annunciando il deposito di una interrogazione dopo le voci di trasferimento a Pordenone del sevizio di medicina sportiva attivo nel presidio ospedaliero di Sacile.

«La carenza di personale – prosegue il consigliere dem – è il primo fattore di crisi della sanità pubblica. A farne le spese potrebbe essere anche medicina dello sport a Sacile, salvata quattro anni fa grazie alla mobilitazione del territorio. Adesso, però, l’ormai prossimo pensionamento dell’unico professionista in servizio ha suscitato nuove e non smentite preoccupazioni per una possibile chiusura dell’attività. Se anche questo comodo punto di riferimento per i giovani atleti della zona dovesse venire meno, ci troveremmo davanti all’ennesimo taglio messo in atto dalla Giunta regionale che sei anni dopo il suo insediamento non ha ancora speso i fondi stanziati nel 2018 dal centrosinistra per potenziare il presidio ospedaliero di Sacile. Anche il promesso polo riabilitativo è rimasto sulla carta, senza dimenticare la carenza di medici di famiglia che distingue in negativo il distretto del Livenza. Non c’è da stupirsi, dunque, se in un quadro di generalizzata sofferenza del servizio sanitario regionale sia negli ospedali che sul territorio, anche a Sacile sia andata in scena una motivata protesta da cui l’assessore Riccardi, più propenso alle passerelle che al confronto, si è tenuto alla larga».

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