Sanità: Conficoni (Pd), del terremoto sull’Asfo e pordenonese Fedriga se ne lava le mani

Pubblicato il giovedì 13 Gen 2022

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13.01.22 «Del terremoto che sta scuotendo la sanità del Friuli Occidentale e quindi tutto il territorio pordenonese, con la clamorosa spaccatura tra il centrodestra regionale e quello locale, il presidente Fedriga se ne lava le mani. Il suo mancato riscontro all’interrogazione che gli avevamo esplicitamente rivolto per chiedergli se stava con il suo vice Riccardi o con il Friuli occidentale, attesta come chi guida la Regione Fvg non voglia condividere la responsabilità di una situazione obiettivamente insostenibile». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) a margine dell’interrogazione discussa oggi in Consiglio regionale, con la quale chiedeva al presidente della Regione Fvg, Massimiliano Fedriga “se condivida la posizione del suo vice o ritenga fondate le critiche piovute anche da esponenti del suo stesso schieramento politico verso il dottor Polimeni e intenda quindi sostituirlo”.

«Scegliendo di non rispondere oggi Fedriga ha dunque confermato le divisioni nel centrodestra che sta penalizzando la Destra Tagliamento con una gestione della sanità affossata sia da decisioni politiche che da scelte tecniche». Intanto, continua Conficoni, «l’assessore Riccardi, come l’ultimo giapponese continua a difendere il direttore generale dell’Asfo per non ammettere i propri errori. Il fatto che, dopo un lungo e colpevole silenzio, molti sindaci di centrodestra abbiano preso le distanze da Polimeni rappresenta una sconfitta di cui Riccardi farebbe bene a prendere atto, quantomeno nei confronti di operatori sanitari e cittadini che vivono le difficoltà».

Secondo Conficoni, «il maldestro tentativo di Polimeni di salvare il posto facendo marcia indietro sui contenuti dell’atto aziendale bocciato dal collegio di direzione, è certamente un bene per il territorio. Rinunciando alle proprie convinzioni per ottenere il consenso dei primari, tuttavia, ha perso ulteriore credibilità. Se non verrà sostituito tuttavia, anche il sindaco di Pordenone, Ciriani dopo averlo scaricato avrà perso».

Ne parlano

Nicola Conficoni

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