Sanità: Conficoni (Pd), conferma sciopero è sconfitta di Riccardi, lui e Polimeni tolgano il disturbo

Pubblicato il mercoledì 04 Mag 2022

04.05.22 «La conferma dello sciopero del comparto della salute è una grave sconfitta per l’assessore Riccardi che, commissariando di fatto il direttore generale dell’Asfo, si era impegnato in prima persona per scongiurare lo stato di agitazione dei lavoratori. È ora che lui e Polimeni tolgano il disturbo». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) a margine della rottura delle trattative in corso tra l’Azienda sanitaria Friuli Occidentale e i sindacati che hanno quindi confermato lo sciopero già indetto per il prossimo 13 maggio contro il taglio delle buste paga legato al mancato accordo sulla distribuzione delle risorse aggiuntive nonché per la mancata assunzione di personale.

«Da tempo chiediamo che il direttore dell’Asfo, Polimeni abbandoni un incarico che non è evidentemente in grado di portare avanti. Ma questo fallimento, che si somma a una situazione generalizzata in Fvg di ingovernabilità del sistema salute, è il segno che ad andarsene debba essere ancor prima il responsabile politico di questo sfascio, l’assessore Riccardi. Quello che ha fatto in quattro anni la giunta Fedriga, mentre il centrodestra locale e regionale dormiva, è sotto gli occhi di tutti: ha penalizzato il Friuli Occidentale non solo scegliendo un direttore inadeguato come Polimeni, ma anche attraverso iniqui riparti di fondi e il taglio lineare alla spesa per il personale sanitario, diminuito di 177 unità negli ultimi tre anni. Avevano promesso di rilanciare la sanità pordenonese ma i servizi sono peggiorati sia negli ospedali che sul territorio» continua Conficoni secondo il quale «il necessario cambio di rotta non può prescindere da un cambio al vertice dell’azienda sanitaria e dell’assessorato alla Salute. Ci aspettiamo, pertanto, che il sindaco Ciriani e Fratelli d’Italia mettano fine agli sterili distinguo degli ultimi mesi e sostengano le mozioni di sfiducia nei loro confronti presentate dall’opposizione. Qualora sacrificassero ulteriormente l’interesse dei cittadini sull’altare della coalizione, si renderebbero ancora più corresponsabili dello sfascio cui stiamo assistendo»

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Nicola Conficoni

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