Sanità: Conficoni (Pd), con omnibus attenzione solo a privato

Pubblicato il giovedì 02 Mag 2024

 

TRIESTE 02.05.24 «Nemmeno la situazione critica in cui versano i pronto soccorso della regione fa cambiare rotta al centrodestra di Fedriga sulla sanità. Anche la legge omnibus appena votata conferma l’attenzione al privato e abbandona al proprio destino il sistema di salute pubblica». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) a margine della bocciatura dell’ordine del giorno collegato al ddl 18 omnibus, approvato nell’ultima seduta d’Aula, attraverso il quale si chiedeva alla Giunta regionale di porre in essere una serie di misure volte al superamento della crisi dei pronto soccorso regionali.

«Le cronache anche recenti, ci consegnano il quadro desolante di un sistema in difficoltà: dalla chiusura del punto nascita di San Vito, all’esternalizzazione di radiologia a Pordenone, dalla fuga degli amministrativi da Arcs, alla privatizzazione dei centri prelievi, fino alle dimissioni di dirigenti medici e infermieri dal pronto soccorso dell’ospedale di Udine. Tutto ha un comune denominatore, il problema del personale sul quale abbiamo avanzato proposte, anche nell’ultima legge di stabilità, volte a trattenere i dipendenti in servizio, attrarre professionisti provenienti da fuori e rendere appetibili i corsi di formazione. Tutto bocciato e demonizzato dal centrodestra e dall’assessore Riccardi. Ci aspettavamo di vedere qualcosa in questa legge omnibus, ma l’attenzione è stata rivolta solo al privato accreditato. Il pubblico invece è rimasto ancora una volta senza risposte». I pronto soccorso, ricorda ancora Conficoni, «rappresentano un tassello fondamentale da rimettere a posto con un pacchetto di interventi organici. In primis si tratta di limitare gli accessi impropri attivando sul territorio percorsi capaci di intercettare i bisogni a lieve intensità sanitaria (codici bianchi e verdi). Accanto alla tempestiva apertura delle Case di Comunità e al potenziamento dei servizi di Continuità assistenziale, tuttavia, vanno da subito stanziati fondi aggiuntivi per integrare la tariffa oraria del personale medico e infermieristico dei pronto soccorso, evitandone la fuga attraverso una congrua premialità. Per rendere più accessibili i presidi di emergenza, infine, vanno ridotti i tempi di permanenza nei pronto soccorso migliorando la capacità di indirizzare le persone verso altri reparti. Tutto cassato dal presidente Fedriga che, pensando di fare un torto a noi, danneggia i cittadini del Fvg».

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