Salute: Conficoni (Pd), territori azzoppati, distretti senza dirigenti

Pubblicato il mercoledì 21 Feb 2024

 

TRIESTE 21.02.24 «Il potenziamento e l’attenzione verso la sanità territoriale resta solo nelle parole di chi, da sei anni, governa il Fvg e la salute pubblica. Diversi distretti sanitari, in particolare nel pordenonese, sono sostanzialmente azzoppati perché privi di dirigenti, la cui nomina è stata solo annunciata da Riccardi». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) che attraverso un’interrogazione chiede alla Giunta regionale di chiarire i ritardi nell’individuazione dei direttori dei distretti sanitari nel Friuli occidentale.

«L’emergenza covid – continua Conficoni – ha messo in luce la necessità di rafforzare la medicina di prossimità ma la Giunta regionale, che si riempie la bocca di buone intenzioni, nel concreto sta trascurando i servizi sul territorio. Nel Friuli occidentale quattro distretti sanitari su cinque sono senza direttore titolare da quasi un anno ma le nomine annunciate dall’assessore Riccardi sono in forte ritardo. A trovarsi in questa situazione sono in particolare il distretto del Noncello, con un direttore ad interim, quello del Sile con un sostituto, quelli del Tagliamento e delle Dolomiti friulane con un facente funzioni». Secondo Conficoni, «le difficoltà del sistema sanitario sono sotto gli occhi di tutti. Accanto ai reparti ospedalieri tagliati o esternalizzati, anche alcuni servizi essenziali sul territorio sono in sofferenza, basti pensare alla carenza di medici di famiglia che costringe molti cittadini a migrare in altri Comuni». I distretti sanitari, continua il consigliere, «svolgono un ruolo centrale nell’organizzare un’offerta adeguata alle necessità ma la Giunta invece di rafforzarli li sta indebolendo. Lo scorso ottobre del 2023 l’assessore Riccardi aveva annunciato che entro la fine del mese sarebbero stati pubblicati i bandi per arrivare alla nomina dei direttori mancanti in gennaio. A oggi, però, le procedure di selezione non sono nemmeno state avviate, se questa è l’idea di rivoluzione della sanità che ha in mente Riccardi, allora c’è da essere davvero preoccupati».

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