08.05.24 «La posizione della giunta regionale sul punto nascita di San Vito non regge: o hanno fatto una promessa farlocca lo scorso anno, quando garantirono che il servizio non avrebbe chiuso, oppure ora non la vogliono mantenere, trincerandosi dietro pareri tecnici. In ogni caso Fedriga e Riccardi hanno preso in giro i cittadini». Lo afferma il consigliere comunale Nicola Conficoni (Pd) a margine dell’audizione, in terza commissione Salute, dei firmatari della petizione in difesa della sanità pubblica a San Vito al Tagliamento.
«Accanto ai cittadini – spiega Conficoni – ribadiamo la netta contrarietà a questa inaccettabile quanto ingiustificata scelta di Fedriga e Riccardi di chiudere il punto nascita a San Vito che, prima delle elezioni regionali, accogliendo un nostro ordine del giorno si erano impegnati a preservare. Una promessa tradita poco dopo il voto nonostante la struttura non abbia mai mancato la soglia minima di 500 parti l’anno e possa avere un’adeguata dotazione organica attraverso la riorganizzazione del dipartimento materno-infantile dell’Asfo. Oggi affermano il contrario di un anno fa, aggrappandosi a motivazioni che evidentemente non valevano in vista delle elezioni». Infine, conclude Conficoni, «a seguito dell’audizione emerge una contraddizione sui gettonisti, utilizzati nei pronto soccorso ma ritenuti non idonei nelle sale parto. Viene da chiedersi come in Veneto, pure governato dal centrodestra, possano dormire sonni tranquilli dal momento che lì sono impiegati anche nei punti nascita».


