Pordenone, 16.10.24 – «La carenza di medici di famiglia a Caneva, a seguito dei pensionamenti, sta assumendo i contorni di una vera e propria emergenza che i cittadini vivono con apprensione. Lo dimostrano le 1.200 adesioni alla petizione attraverso la quale si chiede che la Regione intervenga per assicurare il pieno diritto alla salute». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) intervenuto oggi a sostegno della petizione che ha raccolto 1.168 adesioni, consegnata dai promotori nella sede del Consiglio regionale in piazza Oberdan a Trieste.
«I medici di base sono un tassello fondamentale del sistema salute e un punto di riferimento essenziale per i cittadini. Dopo l’uscita del dottor Massimo Da Re, avvenuta a fine settembre, ancora più persone sono costrette a fare i pendolari per accedere al servizio» afferma Conficoni ricordando che «tra il 2018 e il 2023 i professionisti convenzionati con le aziende sanitarie sono diminuiti di 139 unità, di cui 30 nel solo Friuli occidentale, dove il numero di assistiti per ogni medico è salito da 1.380 a 1.576. Una situazione che rischia di peggiorare ulteriormente proprio per i pensionamenti come quelli nel Comune di Caneva e questo nonostante il corso di formazione promosso dalla nostra Regione sia tutt’altro che esaurito. Le azioni promosse da Riccardi evidentemente non bastano» accusa Conficoni ricordando, che «le nostre proposte per invertire la rotta, tra cui ambulatori e appartamenti a uso foresteria messi gratuitamente a disposizione, sono state tutte bocciate dalla Giunta, compreso l’aumento dei fondi da investire nell’accordo integrativo». Il problema, secondo l’esponente dem, «non va affrontato a valle, ma a monte, facendo in modo che gli ingressi di nuovi medici nel sistema superino le uscite».