23.01.24 «Che la perequazione dei fondi per il salario accessorio assegnati alle diverse aziende sanitarie fosse una priorità di Riccardi è assolutamente un’invenzione. Dopo sei anni di guida della salute pubblica si è deciso solo ora a fare un passo più volte sollecitato, in ultimo con la mozione discussa a ottobre dello scorso anno. Adesso è necessario cambiare rotta e investire sulle risorse umane». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) intervenendo sulla situazione della sanità pubblica in Fvg.
«La perequazione del trattamento economico dei sanitari, piaccia o no alla Giunta, è una vittoria del Partito democratico, anche se Riccardi, pure inseguendoci, non ha intenzione di concedere il benché minimo spazio all’opposizione, bocciando ogni nostra proposta e addirittura negando il nostro apporto, testimoniato dagli atti che smentiscono la sua propaganda» continua Conficoni. «Anziché fare passerelle, l’assessore dovrebbe aprire al dialogo, non solo di facciata, e confrontarsi con la popolazione che subisce le liste di attesa e il taglio dei servizi. Perché non va a San Vito al Tagliamento, dove i cittadini stanno firmando in massa contro la chiusura del punto nascita, a chiarire perché non viene riaperto riorganizzando le risorse a disposizione del dipartimento materno-infantile?» si chiede il consigliere dem.
«Va presa piena coscienza del fatto che la crisi del personale della sanità pubblica regionale è il nodo principale del sistema salute e la perequazione è un positivo primo passo, ma serve una svolta sulle risorse umane che, come ha ricordato anche il primario del Cro, Borsatti, sono indispensabili a sfruttare appieno le potenzialità delle tecnologie. Si inverta la rotta e si riportino i medici e i professionisti della salute nel sistema pubblico, solo così si daranno risposte, in termini di servizi a tutti i cittadini, presi in giro dall’assessore sui rimborsi per le cure private».