18.02.25 – «L’inerzia della Giunta Fedriga nell’affrontare la carenza di personale sanitario continua a produrre effetti negativi. Il 31 dicembre 2024, infatti, l’Asfo aveva 18 dipendenti in meno rispetto a 12 mesi prima anche per la perdita di 26 infermieri diminuiti di 130 unità rispetto alla fine del 2018. Dopo avere messo i ferri in acqua per l’università al Valle Center, ora bisogna portare il corso di laurea magistrale in scienze infermieristiche a Pordenone così da rendere più attrattiva la professione nel nostro territorio». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd), candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni comunali, annunciando la presentazione di un’interrogazione in Regione dove il caso era già stato sollevato tre anni fa quando l’assessore Riccardi si era impegnato a valutare l’istanza condivisa in modo trasversale dal territorio.
«Da tempo – prosegue il consigliere dem – sosteniamo che il primo fattore di crisi della sanità pubblica sia il depauperamento degli organici dovuto non solo all’errata programmazione del fabbisogno, ma anche al taglio lineare della spesa per il personale deliberato nel 2019 dalla Giunta regionale e alla fuga di operatori che Fedriga e Riccardi non hanno fatto nulla per trattenere». Tra il 2020 e il 2023, continuam «purtroppo si sono dimessi volontariamente ben 2.100 dipendenti delle aziende sanitarie, di cui 483 nella sola Asfo. Per arginare il fenomeno abbiamo avanzato svariate proposte, dal premio fedeltà rivolto a coloro che si impegnano a restare in servizio per cinque anni, al bonus individuale per la crescita professionale dedicato a chi sottoscrive il patto di permanenza nella sanità pubblica, senza dimenticare il salario di pre inserimento al lavoro per gli infermieri. Peccato che dopo averle bocciate con sdegno i numeri non stiano dando ragione all’assessore Riccardi con l’Asfo che ha meno dipendenti di quando governava il centrosinistra».