Salute: Conficoni-Delli Quadri (Pd), buco Asfo di 50 milioni non riduce liste di attesa

Pubblicato il mercoledì 05 Giu 2024

 

PORDENONE 05.06.24 «La perdita di 50 milioni di euro proiettata a fine anno conferma il sottofinanziamento dell’Asfo più volte denunciato. Quel che è peggio, comunque, è che lo sforamento di spesa non sta comportando un miglioramento del servizio, come attestano i tempi di attesa di alcune prestazioni». Lo affermano il consigliere regionale Nicola Conficoni (Pd) e il responsabile Salute della segreteria regionale Pd Fvg, Nicola Delli Quadri, commentando il primo rendiconto infrannuale approvato nei giorni scorsi dal direttore generale dell’Asfo, Giuseppe Tonutti.

«La prima trimestrale dell’Asfo – proseguono gli esponenti dem – attesta che a essere fuori controllo non sono solo le liste di attesa, ma anche i conti. Evidentemente i fondi assegnati a inizio anno dal presidente Fedriga e dall’assessore Riccardi non sono sufficienti e durante la discussione della legge di Stabilità avevamo ragione nel chiedere maggiori risorse. Peccato che la Giunta non ci abbia ascoltato, perseverando nel deficit di programmazione che sta caratterizzando in negativo la sanità regionale. Al riguardo preme sottolineare che la perdita stimata al 31 dicembre 2024 non considera i maggiori costi di attivazione del nuovo ospedale che, stando al cronoprogramma anticipato dal direttore generale dopo la presentazione di una nostra interrogazione, si dovranno sostenere presumibilmente a fine anno. Vigileremo affinché il buco di bilancio non venga coperto con uno slittamento nell’apertura dei nuovi reparti e con risparmi nell’attuazione della manovra sul personale. L’aumento di 25 unità registrato finora, infatti, è ancora lontano dall’obiettivo come attesta la carenza di infermieri lamentata dalle categorie». Da tempo, continuano Conficoni e Delli Quadri, «sosteniamo la necessità di rilanciare il servizio pubblico investendo nelle risorse umane. Ora anche il ministro Schillaci vuole abolire il tetto alla spesa, come da noi richiesto lo scorso anno. Dopo che a Trieste il presidente Fedriga ha bocciato anche gli incentivi volti ad arginare la fuga di medici e infermieri, però, a Pordenone il sindaco Ciriani, durante l’ultimo Consiglio comunale, ha cassato la richiesta di ridurre il sottofinanziamento dell’Asfo, danneggiando il territorio e confermando la propensione del centrodestra verso il privato».

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