TRIESTE 04.06.24 «L’aggregazione delle società multiservizi nel settore del sistema idrico integrato è indubbiamente un obiettivo comune: su come arrivarci però è necessario attuare processi che garantiscano la dignità e l’autonomia di scelta dei territori». Lo affermano i consiglieri regionali Diego Moretti, Francesco Martines, Andrea Carli e Nicola Conficoni (Pd) a margine della seduta della IV commissione riunita per l’illustrazione del disegno di legge 19 riguardante il sostegno ai Comuni in tema di aggregazioni dei servizi e delle successive audizioni sul tema.
«In attesa di entrare nel merito del Ddl 19 (oggetto della Commissione la prossima settimana), vanno evitati – raccomanda Moretti – i progetti calati dall’alto e favoriti invece i processi di condivisione dei territori. Il tema delle aggregazioni delle multiutility a livello regionale non nasce oggi: quasi vent’anni fa Comuni del Friuli Venezia Giulia e del Veneto orientale avevano lavorato per costruire un’unica azienda dei servizi a rete, dall’isontino al basso Piave, comprendendo il Friuli e il pordenonese, che affrontasse a viso aperto un mercato e competitor sempre più agguerriti. Il percorso fu molto partecipato a livello territoriale e nei singoli ambiti e vide un’importante fase preparatoria, tesa a rendere tutti consapevoli della posta in palio». Allora, ricorda Moretti, «fu il Friuli, che all’interno del proprio territorio ha in corso un processo di aggregazione per un’unica azienda provinciale che si occupi di acqua, a opporsi a tale disegno. Oggi i tempi sono cambiati ed è giusto guardare avanti, sempre nell’interesse della comunità regionale».