TRIESTE 02.04.24 «I rimborsi per le cure private legate alla lunghezza delle liste di attesa sono un miraggio per molte persone costrette a pagare di tasca propria visite ed esami. L’assessore Riccardi non finga di non saperlo e pubblicizzi i percorsi di tutela previsi dalla legge per rendere concretamente esigibile il diritto di garanzia non solo attraverso i siti internet e negli ambulatori dei medici di famiglia ma anche acquistando degli spazi sulla stampa locale». Lo affermano i consiglieri regionali Manuela Celotti e Nicola Conficoni (Pd), annunciando il deposito di una mozione firmata da tutti i gruppi di opposizione per impegnare la Giunta regionale a promuovere il diritto di garanzia previsto dalla legge.
«Nel maldestro tentativo di nascondere un’amara e imbarazzante realtà – proseguono i consiglieri dem – l’assessore Riccardi è arrivato al punto di affermare che “lo scorso anno tutte le visite sono state garantite”. Peccato che la possibilità di esigere le prestazioni nei tempi previsti dalla ricetta o di ottenere un rimborso sia sconosciuta ai più e difficilmente accessibile. Ora, dopo quattro anni di colpevole inerzia durante i quali non ha verificato la praticabilità dei percorsi di tutela stabiliti dalla legge, incalzata dal Partito democratico la Giunta si è finalmente impegnata a rivedere le procedure. Meglio tardi che mai. Accanto alla necessaria uniformità e semplificazione, però, è fondamentale pubblicizzare un diritto che, diversamente da quanto sostiene l’assessore Riccardi, finora è stato negato dal centrodestra».